Il vetro colorato
Cade la tela
sulla veduta del giorno
abbatte ogni angolo di luce
nella stanza assalita
da voci che tacciono.
La fronte posata
sul palmo della sera
scorre sul vetro colorato
della finestra,
schermo d’illusione
dell’inganno infantile
che mutava la realtà in sogno
prosciugando rivoli di lacrime
nell’innocente pianto…
Provo ancora
a lenire l’ignoto
cercando risvolti nuovi
nelle forme sfaldate,
ma l’immaginazione
non muta l’ordinaria visione
del vivere,
troppo certa la sembianza
del paesaggio,
ormai grido d’un tempo
posato sul confine di nebbia.
Respiro il vento della notte
imboccando la traversata dell’animo,
vapori di silenzio
solcano sentieri nuovi sulla scia
d’un salmo di stelle.
La ragazza del mare
(ricordo di una ex alunna)
Accantonata nell’angolo
dove la scalinata
incontrava il mare
spiavi il mutare della luce
aggredita dalla sera
tra ghirlande di campane
che sfogliavano le pagine
della tua inquieta adolescenza.
Gracile il tuo corpo
rinsecchito dalla piaga
delle ferite
si accartocciava
sotto la scogliera
dove filtrava la voce del mare.
Questa sera
l’aroma di salsedine
mi riporta a te
quando nell’aula antica
stropicciavi la mente
ancora assopita
per aprirla all’ascolto
della mia lezione di poesia.
Timidi abbagli di luce
accendevano le tue oscure iridi
che a tratti si spegnevano
per valicare
la soglia dell’ombra,
ma nel tuo cuore era già scesa
la notte…
È sera a Kiev
È sera a Kiev.
Affanni di figli
incatenati al corpo
di madri in fuga
tra pianti lacerati
da urla di sirene.
È sera a Kiev.
Brividi di terrore
lacerano le barriere
del cuore
e scrivono nuove pagine
nel libro tragico
della storia.
Il cielo avvampa in scenari di fuoco
che tempestano l’aria
con incendi reboanti.
Era sera a Kiev.
Adesso è silenzio…
Compare l’alba
sulle reliquie
affossate in strascichi di fumo.
Tremano i nostri sogni
appesi
all’ultimo vento d’inverno.
26-02-2022