Prima del buio
Qui va tutto bene
Nella minestra ci mettono anche il sale
E sono dolci le catene
E sono semplici da trasportare
Ma quante volte ti ho cercato
Quante volte ti ho aspettato
Quante volte, all’ultimo momento
Magari un contrattempo
E poi non sei venuto
E poi non hai potuto
Qui va tutto bene
Ci hanno comprato le ciabatte nuove
E a passi larghi misuriamo il tempo
Soprattutto quando piove
E dietro il vetro noi vediamo il fiume
Il corso grigio del suo lento andare
E la parole e tutto ciò che dici
E l’erba dalla parte delle sue radici
Con un sorriso dentro che non puoi capire
Ma è sempre meglio che restare qui a morire
Qui va tutto bene
Dietro le medicine sta tramontando il sole
E ora è come sempre ora di dormire
E’ ora è ancora ora di dormire
Un gatto di cristallo che non vuole andare
Un corvo giallo nudo sull’altare
E una moneta da cinquanta lire
Danza da sola nelle tasche del dottore
Un disperato fruga in mezzo alle mie cosce
Perché è convinto di essere il mio amore
Bestemmia
In principio era il Verbo
Ed il Verbo era presso Dio
E il Verbo era Dio.
Ma il Padreterno si stancò di tutta quella luce
E a piene mani ne asperse l’universo
Per il ben noto meccanismo alchemico
Luce più luce moltiplicava buio
Si generò un immenso elettrostatico
Che bloccò tutti, persino il grande Dio.
Il buon Signore rimase un po’ perplesso
Si prese il gran testone tra le mani
Che senso avrebbe immaginare l’universo
Se i miei pensieri risulteranno vani?
Con grande forza scosse l’infinito
E capovolse il cielo sottosopra
Cadeva il tempo a blocchi di salnitro
Tutto lo spazio dentro una mano sola.
Notte d’inverno
Vennero
Tutti vennero
Tutti convennero
Tutti dissero ch’era meglio
La luce la notte il sogno
L’arcobaleno
Tutto in cambio
Di un contrassegno
Le lucciole le farfalle le falene
Le libellule e le cicale
L’uso sconsiderato che si può fare
Della parola amore.
Non dire mai la parola amore
Se vuoi qualcuno non ti far scoprire
Noi siamo anime danzanti
Panni stesi ad asciugare
Siamo vasi comunicanti
Finestra cieca sul cortile
E non abbiamo mai visto il mare
Tutti
Tutti parlavano
Tutti brindavano
Tutti giocavano col mio seno
Frammenti vetri sparsi scandalosi
Ma il mio cuore era lontano
Ed io che finalmente ingiustamente
Ritenevo di esser l’unica
Sognavo che il mio amore fosse possibile
Anche se non c’era musica.