Roma, Teatro Prati, dal 2 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023
E’ un’opera culturale meritoria quella che il Teatro Prati con il suo direttore Fabio Gravina perpetua da tanti anni a Roma. Un gioiello di teatro, elegante, accogliente, in cui vengono rappresentati quasi esclusivamente i grandi classici del teatro comico napoletano, con i testi eterni di Scarpetta e De Filippo. In scena in questo periodo di feste natalizie, il celebre Il medico dei pazzi, commedia del 1908 tra le più divertenti di Eduardo Scarpetta, che ebbe la massima popolarità grazie alla trasposizione cinematografica, nel 1954, interpretata dal grande Totò e diretta da Mario Mattoli. La trama, notissima, è quella della tipica commedia degli equivoci, in cui Felice Sciosciammocca, personaggio iconico della tradizione partenopea, qui felicemente interpretato da Fabio Gravina, subisce l’inganno del nipote Ciccillo, sciagurato spreca soldi, che finge di dirigere, dopo aver conseguito la laurea in medicina, una casa di cura per malati psichici, godendo dei generosi sovvenzionamenti dello zio e della moglie dello stesso. Tutto procede bene, finchè Felice decide di far visita al nipote e visitare la “clinica” che in realtà è una normale pensione. Accadrà di tutto, con situazioni esilaranti, fino alla scoperta dell’inganno.
Il presente ha un senso se non dimentica il passato, le radici da cui è nato e da cui attinge i suo connotati più profondi. Il teatro comico napoletano, prima della rivoluzione attuata dai De Filippo, va conosciuto nei suoi aspetti farseschi, nelle situazioni grottesche, in quelli che erano i meccanismi per far ridere ed intrattenere il pubblico. Se ancora oggi diverte e fa ridere di gusto, è perché affonda le sue fondamenta nella più intima essenza delle nostre radici. Come diceva il grande Carlo Giuffrè, la risata in teatro nasce dal dramma, dalla povertà. Se non conosci il dolore non riesci a far ridere e far sì che quella risata attraversi i secoli. Ecco, lo spettacolo portato in scena al Teatro Prati dalla Compagnia Teatrale Umoristica Quartaparete, capitanata da Fabio Gravina, ci ha regalato una serata d’altri tempi con una grazia, un’accuratezza, un’attenzione al particolare (recitativo, scenico, registico) che è una carezza in questi tempi convulsi, angosciati e scioccamente frenetici. Il medico dei pazzi, in scena fino al 29 gennaio 2023, tre atti che volano, ci trasporta in una dimensione senza tempo, grazie ad una regia dal gran ritmo, a delle interpretazioni di livello che ci fanno dimenticare la data di nascita della commedia e che sanno offrire in una veste fresca e “felicemente popolare” (come direbbe Dacia Maraini), un pezzo di storia del nostro teatro. Spettacolo gradevolissimo da regalarsi e, perché no, da regalare in occasione di queste feste.
Paolo Leone