Dal 20 dicembre all’8 gennaio al Teatro Piccolo Bellini
Natale in casa Cupiello, prodotto da Teatri Associati di Napoli è fedele al testo di Eduardo, nasce come un’installazione teatrale “viva” per un attore cum figuris. L’ambientazione è quella di un grande presepe in cui si muovono l’attore e le figure animate, che lui stesso manovra.
Qui Tommasino viene raffigurato come simbolo di un cambiamento, pensando che il suo fatidico “sì” alla famosa domanda paterna sul presepe, non sia solo un modo di accontentare il padre morente ma l’inizio di un nuovo percorso.
Questa reinterpretazione di quella che è la commedia più nota del più grande autore teatrale del Novecento colpisce molto lo spettatore, rimanendo estremamente fedele alla raffigurazione televisiva a cui siamo più affezionati ed attraverso quelle che sono le marionette tuttavia riesce a dare una nuova ma tradizionale visione a Natale in casa Cupiello
La commedia si divide in tre atti, dopo il primo vi sono 10 minuti di pausa e poi tra secondo e terzo vi è una pausa di 2 minuti per un cambio scena. 3 atti ma molto diversi tra loro: il primo inizia con un telo raffigurante gli spazi della casa, dal letto di Tommasino fino al famosissimo “presepio” a cui Lucariello è tanto affezionato e l’unico personaggio”vivo” in scena è proprio Lucariello.
Nel secondo atto, le marionette prendono vita e si muovono liberamente in scena e interagiscono tra loro attraverso una singola voce e di fatto è l’atto che rimane più impresso per la sua forza.
Il terzo ed ultimo atto vede la morte di Lucariello, avvenuta in seguito ad un ictus, dopo aver scoperto la storia d’amore della figlia Ninuccia con Vittorio Elia, tradendo il facoltoso marito e verrà preso simbolicamente da un angelo che lo porterà su in scena e concludendo cosi Natale in Casa Cupiello…
Che grandissima forza simbolica!!!!!!
Marco Assante