Esce venerdì 2 dicembre 2022 in distribuzione Artist First il nuovo EP del duo NOLO. Finalmente il capitolo definitivo del progetto di Milano, che prende il suo nome proprio da un quartiere della città meneghina: acronimo di “Nord di Loreto“. Qui dentro troviamo una città ai confini del mondo Occidentale, quella Milano scintillante, la città delle luci che ci circonda fin da piccoli: i neon, i semafori, le metropolitane, le finestre dei palazzi. Per noi nati e cresciuti a Milano sono luci calde, accoglienti e domestiche. Il pop malinconico dei NOLO, diventa un ritratto generazionale per una generazione cittadina che si perde e si ritrova continuamente: una dichiarazione d’amore alla città di Milano.
Gli abbiamo chiesto di Sanremo Rock, della loro sala prove di quartiere, e del loro nuovo EP. Ecco com’è andata!
Avete voglia di raccontarci che atmosfera di notte nella vostra sala prove a Nolo? Perchè avete scelto di scrivere questo vostro nuovo disco di notte?
La verità è che non abbiamo scelto. Eravamo semplicemente lì, di notte, in saletta. Abbiamo capito che dovevamo parlare della nostra Milano, che forse potevamo raccontarla da un punto di vista unico, perché qui ci siamo nati e cresciuti, e con la musica, abbiamo imparato ad amarne le sfumature notturne, le chiacchiere sottovoce quando si fa chiusura nei bar, lo sfrigolio dei neon, il pavé bagnato che riflette le insegne. Tutto questo è entrato nella nostra sala prove in quelle sere di scrittura.
Come cambia Milano di notte? E quali altre contraddizioni amate di questa città a cui avete deciso addirittura di dedicare il vostro progetto?
Milano di notte ha un profumo migliore, soprattutto quando piove. Smette di correre veloce e diventa romantica, gentile, accompagnatrice. Questo volevamo raccontare: la Milano lenta, quella che quasi nessuno riesce a vedere.
Cosa vi ha legati, sin dalle scuole medie, ad oggi? Siete sempre d’accordo su tutto quando componete un brano nuovo? Condividete anche tutte le vostre influenze musicali o c’è qualcosa che proprio non vi mette d’accordo?
Come ogni coppia sposata, litighiamo praticamente su tutto ahaha! Ovviamente non sempre, ma è il bello del nostro rapporto. Ci diciamo tutto con franchezza, così da raggiungere un risultato che possa soddisfare entrambi.
Cosa vi ha portato un’esperienza del calibro di Sanremo Rock?
Sanremo Rock ci ha permesso di finire il blocco live del Covid ricominciando a suonare da un palco più prestigioso di quello che avevamo lasciato ad inizio pandemia. Ci ha dato l’impressione di aver lavorato nella maniera corretta, di aver fatto comunque passi in avanti.
Qualche rimpianto, sinora?
I due anni di pandemia, di lontananza dai palchi, che nessuno sarà mai in grado di restituirci. Sicuramente qualche scelta sbagliata è stata fatta, ma ci ha portato a crescere sempre.
Morgana Grancia
