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Associazione Italiana Milan Clubs

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Articolo a cura di Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista.

L’Associazione Italiana Milan Clubs – con sede c/o Stadio Meazza  San Siro Via Piccolomini, 5  20151 Milano –  ha, come priorità, l’amore per un club che regala grandi emozioni ai propri tifosi.

Per amore del club

Tutto il Consiglio Direttivo del’Aimc, porta avanti  l’Associazione con grande professionalità ma soprattutto con enorme passione. Il calcio in Italia – lo sappiamo bene – è una cosa seria, quasi una  religione ed evento imperdibile della domenica…e non solo! Seguirlo da tifosi in prima fila è un privilegio che all’Aimc conoscono bene, visto che sono 50 anni che l’organizzazione fa sentire la propria voce in tutti gli stadi d’Italia e d’Europa.

La storia del tifo rossonero organizzato affonda radici salde nel passato. L’AIMC nasce nel 1967 mentre il primo gruppo ultras nato in Italia è quello della Fossa dei Leoni, nel lontano 1968. Un gruppo di ragazzi si riunì allo stadio indossando la maglia del Milan portando bandiere e coriandoli. In un anno di grandi rivoluzioni, dagli spalti di San Siro nasceva un fenomeno che oggi è- come si dice con parola moderna – “virale”. Nel 1972 venne anche creato l’inno ufficiale, col gruppo immortalato anche sul  grande schermo grazie a un film con Diego Abatantuono, storico tifoso del “diavolo”. Il sodalizio è stato sciolto poi nel 2005.

Andare a vedere il Milan allo stadio, è più che recarsi a un incontro di calcio: significa incontrarsi prima con amici e altri tifosi e mangiare un panino presso i numerosi chioschi che affollano il piazzale antistante San Siro,  in attesa del fischio di inizio. Il Milan Club è anche un concentrato di umanità. Tantissime le coreografie: particolarmente emozionante quella organizzata dai ragazzi della curva e dedicata a medici e infermieri quando – ancora durante la pandemia da Covid – fu permesso il rientro del pubblico allo stadio. Sono oltre 7 milioni i tifosi rossoneri in Italia, che  provengono da diverse regioni: hanno abitudini diverse, lavori differenti, età variabile, ma la cosa che li accomuna è l’amore per uno sport e due colori: il Rosso e il Nero. Il Milan… ogni vittoria fa uscire il sole (anche di notte!) , una sconfitta peggiora l’umore di mezza Italia. Lo so per esperienza diretta: due dei  componenti della mia famiglia sono super  milanisti. Colui che ha avvicinato tutti noi a questa squadra è stato lo  zio Roberto, Fratello di mio padre, il quale mi disse negli anni novanta: ” Il Milan, cara Ilaria, mi fa spaccare le corde vocali dopo un gol, mi carica di adrenalina. Prima di una partita ho i miei riti scaramantici. È l’unico motivo per cui preferisco stare davanti al televisore che uscire con gli amici.  Litigo perfino con parenti e colleghi perché sono fiero di difendere il mio Club. Il Milan dal punto di vista tecnico è tra le grandi italiane è quella che fa il miglior calcio”.

Appartenenza, fede, un modo di vivere: tutto questo significa essere milanisti. Un vero tifoso difende la sua squadra, la coccola, la porta con sé sempre. Un mio amico mi ha detto: “Tifo Milan, perché ogni giorno vissuto col Diavolo non è un giorno perso. Tifo Milan, perché forse in un’altra vita saprò conquistarmi il Paradiso, ma in questa ho saputo godermi l’Inferno”.

Il previdentissimo Silvio Berlusconi disse: “Tifo Milan perché abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan”.

La storia del club

Fin dal 1899 – quando  un gruppo di italiani e inglesi riuniti a Milano presso l’Hotel Du Nord e des Anglais (l’attuale Hotel Principe di Savoia) diedero vita alla società di calcio e cricket – la città e poi l’Italia si sono innamorate di quei due colori. Scelto da uno dei fondatori, nonché primo allenatore e primo capitano della squadra di calcio, Herbert Kilpin che spiegò così la scelta: “Il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!”.

Il primo campo di gioco fu nel Parco Trotter, la prima sede, invece, la Fiaschetteria Toscana, nel centro della città. Nel gennaio 1900, il Milan si affiliò alla Federazione Italiana Football, accedendo direttamente alle semifinali del campionato nazionale. La prima partita ufficiale fu contro la Torinese (persa 3-0), che costò l’eliminazione dalla competizione. Il primo scudetto del Milan arrivò subito dopo: nel 1901, i rossoneri sconfissero in finale il Genoa campione in carica e reduce da tre titoli consecutivi, diventando il secondo club in assoluto a laurearsi campione d’Italia. Il Milan si ripeté poi nel 1906 e nel 1907. Fino al secondo dopoguerra, i rossoneri  vissero un periodo senza vittorie, espedendo nel  frattempo,  nella neonata Serie A, in Coppa Italia e in Coppa Mitropa.

A fine anni ‘40, avvenne una svolta decisiva nella storia del Milan: nel 1949, il club acquistò i giocatori svedesi Gunnar Nordahl, Gunnar Gren e Nils Liedholm. Dopo un buon secondo posto, nella stagione 1950/1951, i rossoneri tornarono a vincere lo scudetto 44 anni dopo l’ultima volta. Nel giugno 1951, misero in bacheca anche la Coppa Latina, la più importante competizione calcistica europea dell’epoca e primo trofeo internazionale vinto dai rossoneri.

Nella stagione 1954/1955, il Milan vinse il suo quinto scudetto, che diede diritto di accedere alla prima edizione assoluta della Coppa dei Campioni nella stagione successiva, dove venne eliminato dal Real Madrid. Nel 1985, la situazione economica in casa rossonera era diventata  complicata: la società era dilaniata dai debiti e rischiava il fallimento. L’allora presidente Giuseppe Farina si dimise e si alternarono varie cordate, fino all’arrivo di Silvio Berlusconi, il quale nel febbraio 1986 acquistò la società e ne ripianò i debiti: è l’inizio dell’era più vincente della storia rossonera.

Nei 31 anni di presidenza Berlusconi, il Milan ha conquistato 29 trofei (26 nei 20 anni di presidenza e 3 negli 11 anni di vicepresidenza vicaria di Adriano Galliani): 8 scudetti, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 UEFA Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa del mondo per club e 5 Supercoppe UEFA. Nel 2017, il Milan venne acquistato dall’imprenditore cinese Yonghong Li. La sua presidenza durò poco più di un anno: nel 2018 la Elliott Management Corporation assunse il controllo del club dopo inadempimenti da parte del cinese delle proprie obbligazioni verso il fondo americano, che elesse come nuovo presidente Paolo Scaroni.

Nella stagione 2020/2021, guidato dal tecnico Stefano Pioli, il Milan è tornato  competitivo ai massimi livelli raggiungendo il secondo posto in classifica e tornando a qualificarsi in Champions League dopo sette anni di assenza. È l’anticipo per il successo del torneo 21/22 quando i rossoneri conquistano il  19esimo titolo; ultimo dei 54 trofei vinti in 120 anni di storia gloriosa.

A più di 120 anni dalla frase profetica di Kilpin, il club di MIlano si candida oggi ancora a essere una delle migliori squadre al mondo.

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