Da persona da sempre appassionata della musica ho sempre ricercato – attraverso la mia riflessione – non solo il bello e sublime, ma anche una spiegazione a livello qualitativo. La musica, di qualsiasi genere e in ogni epoca è bella e sublime. Come ho sempre detto essa permette all’artista di esprimersi e trasmettere emozioni, gioie e messaggi. La musica non è dell’artista ma del pubblico, perché ella racconta pezzi dell’essere umano, quei pezzi che non tutti – tranne l’artista – riesce a comunicare. La musica è una melodia, un’opera d’arte pura, che può essere molto educativa. La musica e con la musica si può onorare chi per noi ha sacrificato la sua vita, chi ha lottato per darci la libertà. La musica è voce, quella del cuore che canta l’amore universale per la vita e per il prossimo, in un tutt’uno in cui ci può raccontare la memoria che non solo ci deve far conoscere ma anche donare emozioni, perché senza emozioni la conoscenza nulla può. La musiva può dare vita a momenti di fratellanza, solidarietà, molto importanti per vivere la nostra esistenza.
Questo è un mio pensiero, che oggi riscrivo con grande orgoglio pensando all’evento realizzato da un collega e dai suoi studenti. Tale evento si è svolto lunedì 24 Aprile 2023, in occasione del giorno della Liberazione al teatro comunale di Laterina (AR), per l’associazione teatrale Dritto e Rovescio, nell’ambito della rassegna: “(R)esistenze ribelli. Spettacoli e incontri sulle Resistenze di ieri e di oggi”, con lo spettacolo teatrale dal titolo… Il prof. Berna e la sua classe in “La Resistenza: una lezione di Storia attraverso le canzoni”.
Il gruppo musicale era composto, oltre che dal prof., totalmente da studentesse e studenti liceali, con la collaborazione del bassista Nicola Marcacci e del batterista Fabrizio Grazzini. Gli arrangiamenti dei brani sono stati curati dallo studente Marco Meacci e dal prof. Gian Luca Stocchi.
Lo spettacolo consiste in una lezione di Storia sulla Resistenza, anche coadiuvata da slide, tenuta dal prof. Enrico Bernardoni, durante la quale gli studenti/musicisti stanno seduti per terra sul palco intorno al prof., alternando i momenti della lezione all’esecuzione di canzoni anch’esse tutte relative alla resistenza. In chiusura, inoltre, sono state inserite due canzoni relative (le resistenze di oggi) alla lotta contro la mafia e all’immigrazione. Durante l’esecuzione del brano Ebano, è intervenuto il liutaio Giulio Carlo Vecchini, con la sua chitarra Mare di Mezzo, costruita con i legni dei barconi dei migranti.
Lo spettacolo si è concluso con l’esecuzione di Bella Ciao, insieme con il direttore artistico del teatro Riccardo Vannelli e la sindaca di Laterina Simona Neri, a grande richiesta del pubblico.
Mi piace parlare di questo evento per riportare un grande messaggio che mi arrivato seguendo il racconto, che così recita: “Il 25 aprile non deve rappresentare solo quella Resistenza che ha portato la Liberazione nel 1945, ma deve essere estesa anche alle Resistenze di oggi. Oggi giorno ci troviamo di fronte a delle Resistenze che dobbiamo affrontare, con quella stessa tenacia, amicizia e solidarietà dei nostri nonni. Ogni giorno per tutti noi deve essere un 25 aprile”.
Giuseppe Sanfilippo
Qui di seguito la scaletta dei brani eseguiti:
Per i morti di Reggio Emilia (Fausto Amodei, nella versione dei Modena City Ramblers).
Su in collina (Francesco Guccini).
L’unica superstite (Modena City Ramblers).
La notte di San Severo (Casa del Vento).
Auschwitz (Francesco Guccini, nella versione dei Modena City Ramblers).
Pasta nera (Modena City Ramblers).
I 100 passi (Modena City Ramblers).
Ebano (Modena City Ramblers).
Bella ciao (nella versione dei Modena City Ramblers).