Spunta un’intercettazione tra il nonno e il padre della bambina: “E’ qui in Perù, sta bene, ci penso io.”
A Firenze, l’1 luglio 2023, alle ore 15, dai Carabinieri del nucleo operativo, viene convocato dal tenente Angelo Murgia Alessandro Maiorano, il quale senza tanti preamboli dichiara: “La bambina sta bene.” Lo conferma la mamma della piccola, che si trova in Romania e il Maiorano tira fuori uno screenshot, dove si evidenzia la posizione dove secondo Katerina si troverebbe la piccola.
Per essere onesti Alessandro Maiorano fin da subito, attraverso video e post sui suoi profili Facebook, aveva detto che era necessario, se si voleva ritrovare Kataleya, sequestrare i pc e i telefonini delle persone più vicine alla bambina, come parenti, genitori e amici.
Ma purtroppo sembrerebbe che la Procura di Firenze non abbia seguito le giuste indicazioni di Maiorano perdendo mesi preziosi per le indagini. Ma ora spuntano altri post in rete di Alessandro Maiorano dove lo stesso parla di una donna molto vicina ai genitori della bambina alla quale sarebbero arrivati molti soldi, che secondo lo scrittore non sarebbero giustificati, vista la modesta professione della donna.
Forse sarebbe il caso di approfondire questo nuovo e inquietante aspetto tirato fuori nella torrida estate fiorentina dall’uomo che fin da subito aveva indicato al procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Firenze, dottor Luca Tescaroli, la strada maestra da seguire per tentare di ritrovare la bambina.
Molti pregiudizi intorno alla figura del personaggio Maiorano, il quale sembra sia stato il solo che, pur non andando a sentenziare in vari programmi televisivi riempiti solo da gente che parla senza cognizione di causa e solo per pubblicità personale, a individuare fin da subito una pista che solo dopo due mesi è stata intrapresa dai pm. Non è che anche stavolta Maiorano ha individuato la combinazione giusta per scoprire questo arcano?
Teresa Bianchi