Venerdì 12 gennaio 2023 torna l’eclettico progetto dada sutra, per la prima volta in italiano nel il suo mondo «atipico, contorto, stratificato, indefinibile». Si tratta dell’alterego della cantante e musicista Caterina Dolci (attualmente anche nella formazione de Le Bambole Di Pezza) che con un nuovo brano dal titolo “DIVA” ci avvicina alla pubblicazione di un nuovo disco.
L’abbiamo trovata nella playlist Rock Italia di Spotify, l’abbiamo cercata e intervistata, ed ecco com’è andata.
Cosa ti ha convinto alla fine ad usare anche l’italiano per la tua musica? Hai mai avuto qualche paura in merito?
All’inizio trovavo molto difficile scrivere in italiano, un po’ per una questione di sonorità e di abitudine, un po’ perché in qualche modo mi faceva sentire più nuda, mentre nell’inglese mi sentivo un po’ più libera di giocare. Poi, siccome sono ariete e ho sempre bisogno di sfide, ho deciso che dovevo affrontare l’italiano proprio perché era una cosa che trovavo difficile. Ora in realtà mi sento più libera di esprimermi nella mia lingua madre, forse perché ho imparato un po’ ad essere a mio agio nel sentirmi nuda e non ho bisogno delle barriere di cui avevo bisogno prima.
“Diva” può rappresentare un nuovo inizio per te? E inizio di cosa?
Boh? Non mi sembra che ci sia davvero un inizio o una fine in quello che faccio.
Come è nata la tua collaborazione e complicità con Giacomo Carlone?
Lo ho conosciuto attraverso amici e abbiamo deciso di produrre insieme il mio primo EP. Poi mi ha detto che lui suonava “un po’ la batteria“ e lo ho chiamato con me nel live – la realtà è che è un batterista incredibile che si vende malissimo. Per me questa collaborazione è una delle cose più preziose di questo progetto, e più lo conosco, più mi rendo conto di quanto siano fuori dal comune il suo talento e la sua capacità di ascolto, sia a livello musicale che a livello umano.
Il tuo lavoro con Le Bambole Di Pezza, di cui sei la bassista, ha in qualche modo influito anche sul tuo percorso solista? Com’è andata?
Un po’ credo che abbia influito, forse non tanto a livello musicale perché sono progetti molto diversi, ma ho imparato molto sul rapporto col pubblico, che, insieme ai live, è una delle cose più belle del suonare con le BDP.
Piani per il futuro?
Ho qualche altro singolo e poi un album che uscirà in primavera, navigo un po’ a vista ma ho proprio voglia di fare un sacco di cose per questo progetto, e sto già scrivendo pezzi per un album nuovo.
Morgana Grancia
