Un po’ Venere di Milo Manara e un po’ Valentina di Guido Crepax. Risultato: un concentrato di sensualità, erotismo e femminilità che esplode davanti all’obbiettivo della macchina fotografica. Il tempo passa ma Giada alias Francesca resta una delle fotomodelle più ricercate da chi voglia unire arte, dolcezza, malizia e naturalmente occhio fotografico. Il suo è un percorso iniziato quasi per caso ormai una decina di anni fa: qualche foto sensuale pubblicata sui social, network, il primo book fotografico realizzato in agenzia e… da allora, un’infinità di collaborazioni e sperimentazioni che l’hanno portata a vivere esperienze da sogno e a raccontarsi in tutta la propria personalità. “Quando feci il mio primo nudo ero timidissima, invece trovai il coraggio e… mi buttai” per la gioia dei tanti fotografi che negli anni l’hanno potuta raccontare in tutta la sua fisicità e per la soddisfazione di chi ha potuto gustare qualche suo scatto. Inutile dire che la sua carriera ha viaggiato a vele spiegate, associata inizialmente alla Venere di Milo Manara da cui prese ispirazione per il suo nome d’arte, Lady B Manara Girl.
Nel corso degli anni, il desiderio di sperimentare l’ha avvicinata alla fotografia erotica, spazzando via ipocrisie e scegliendo di mettersi in gioco col suo corpo: ne nacque Darkgirl, un nome aggressivo e passionale, che le spalancò conoscenze e amicizie senza tabù. Anni in cui “i risultati furono esorbitanti, e non c’era nessuna finzione in quello che facevo sul set, avevo voglia di fare esperienze e di giocare, mettermi in mostra fu la naturale conseguenza” racconta con sincero orgoglio. Più di recente, ecco Giada: sempre lei, nuovo look, scatti erotici ma più raffinati, con un velo di eleganza ad accompagnare ogni suo scatto: “Ho deciso di dare un taglio ai capelli e alla ‘vecchia me’, con fotografie più soft, più giocose, maliziose, meno spinte e dove non si vede ma si immagina”. Non c’è che dire: varrà sicuramente la pena continuare a seguirla!
Manuele Pereira
