Un momento complicato per l’associazione Altera Domus, che per sette lunghi anni si è rivelata un vero polo di prestigio per Noto e non solo, capace di portare a Galleria di Palazzo Nicolaci della città siciliana cinquanta mostre con Artisti di fama internazionale, come Michelangelo Pistoletto, Pedro Cano, Xavier Bueno, Eugenio Zanetti e altri, accompagnati da curatori e critici d’Arte di primo piano. Mostre sempre ben diffuse sulle maggiori testate italiane, come Artribune, Segno, Exibart o Mondadori. Dopo questi sette anni di successi infatti l’Amministrazione Comunale chiede la restituzione dei locali, benché ci siano già emblematiche manifestazioni programmate in calendario, come una collaborazione con la Fondazione Sauro Cavallini, per organizzare una personale sul grande Artista, e una cooperazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa, per il restauro di due ovali provenienti dalla chiesa di Santa Maria della Provvidenza di Noto Antica, di proprietà comunale, recuperati dalla stessa Presidente dell’associazione culturale Altera Domus Paoletta Ruffino, che così si esprime: “Non ci faremo certamente fermare da chi vorrebbe metterci il bastone tra le ruote, ma continueremo a credere che nel mezzo delle difficoltà si celano le opportunità.”
L’associazione ha investito tanto in questi anni, circa novantamila euro, realizzando mostre non solo di Artisti noti, ma anche di emergenti di rilievo sul piano nazionale e internazionale, ospitando personalità come Mariano Franzetti, Giuseppe Vergopia (in Arte Wergopix), pioniere della nuova frontiera dell’Arte NFT, fotografi autorevoli, registi, scenografi, stilisti e grafici. Ultima la mostra “Frammenti di Architettura”, accompagnata, come del resto le altre iniziative, da un grande successo di pubblico e di critica.
A questo punto non possiamo fare altro che sperare in un ripensamento dell’Amministrazione, che auspichiamo possa tornare sui suoi passi, comprendendo l’importanza di questo grande progetto che ha garantito sempre alla città prestigio e risonanza.
Stefano Duranti Poccetti
