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Pepp1 torna con un nuovo disco dal titolo “Giardini Pubici”

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Già anticipato dal singolo “Se io fossi Magalli” feat. Papa Black Face, Pepp1 torna con un nuovo disco dal titolo “Giardini Pubici“, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Hukapan Records da venerdì 10 maggio 2024. 

Un’opera umida come un praticello estivo dopo l’irrigazione a schizzi regolari, un concentrato brevissimo – ma tutt’altro che precoce – di argomenti bollenti come il consenso, l’Abissinia del ’35 e Giancarlo Magalli. In “Giardini Pubici” convivono con rispetto reciproco le sonorità Britpop e le irresistibili vibes da “Osteria Numero Mille”, elementi essenziali per raccontare quanto di più turpe è depositato nello scarico intasato di un’anima perversa.

Attratti sia da lui che dai numerosi personaggi presenti in questo disco, lo abbiamo intervistato.

Chi è Papa Black Face, e quali altri personaggi hanno fatto parte sinora del “brand” di Pepp1? E se questo personaggio dovesse esser interpretato da qualcuno, chi potrebbe essere? Come funziona nei live?

Papa Black Face è un artista afroamericano con il kink di Giancarlo Magalli. Mi ha contattato privatamente su MySpace per concordare un featuring che fungesse anche da tributo al suo idolo. Da qui nasce la canzone di stima “Se Io Fossi Magalli”.Tra i vari personaggi proposti nei nostri live cito con piacere Gasolina (trapper di Forza Nuova) e Antonio Alluciati (l’intellettuale censurato con problemi di aerofagia).

Com’è nato il tuo rapporto con Hukapan? Era una realtà che già conoscevi prima di farne parte?

Seguo Elio e le Storie Tese da quando ero un ragazzino con voglie irrefrenabili. Nel 2020 hanno deciso di aprire il loro studio ai giovani artisti e mi sono fiondato forte forte.

E quanto ti senti simile a una realtà come gli Elio e le Storie Tese?

Impossibile accostarsi ad artisti del loro calibro. Mi sento più simile a Jerry Calà per attitudine e prestanza.

Hai mai avuto paura di far ascoltare le tue cose alla tua etichetta, o a qualcun altro? Hai mai avuto difficoltà comunicative riguardo al tuo progetto musicale?

Non direi. Tratto solo di amore, l’unico scudo contro le incomprensioni. L’unico momento di paura che ho provato nella vita risale all’agosto del 2003. Mi trovavo a Baranzate in riunione con una grossa azienda di gelati confezionati. Uno dei dirigenti mi guardava fisso negli occhi senza accennare il minimo sorriso. Dopo cinque minuti, come se niente fosse, me lo ritrovai sotto il tavolo con una finta coda da bulldog francese ed un apparecchio odontoiatrico portatile. Biascicava e sbavava come il vecchio porco che era, ma tra un abbaio smorzato e l’altro emise un suono molto lungo che mi pietrificò.

Questo qui: https://www.youtube.com/watch?v=mok-Mk0jXk8

Andrai anche in tour?

Al momento non è previsto, ma sto aspettando un finanziamento da una cosca niente male.

Morgana Grancia

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