DA PARAMOUNT ALL’ETERNITÀ
Come le tecniche archetipiche di Robert Evans-Paramount continuano a creare miti e business anche fuori dal cinema,nel branding,nel marketing e nella comunicazione.
Un film è solo finzione.Non è realtà.Non ha niente a che fare con il mondo reale.È totalmente separato dal nostro mondo concreto.E invece no.
Non sempre.Non in questo caso,almeno.
Perché,in questo caso, un film ha dato il via al più grande programma di investimenti tecnologici della Storia.Un programma che dura ancora oggi e che non accenna a diminuire di intensità,aumentando sempre più i massicci stanziamenti finanziari occorrenti per il suo sviluppo. Inoltre,questo insolito fenomeno si allarga costantemente a nuove Nazioni partecipanti:Stati Uniti,Russia,Cina,India,Giappone,Emirati Arabi,Unione Europea.Una gara per la supremazia tecnologica,ma anche scientifica,politica e storica.
Stiamo parlando del più fantascientifico (e durevole nel tempo) programma di ricerca tecnologica e scientifica:la ricerca di vita su Marte.
Il sogno più lungo e più ossessivo dell’uomo da quando è apparsa la tecnologia sulla Terra.
Un sogno eccezionalmente costoso,esteso a tutti i popoli,perseguito con inspiegabile determinazione,tra tentativi falliti e risultati deludenti.Niente.Di vita,su Marte,non c’è traccia.Eppure i tentativi compulsivi di trovarla continuano.Aumentano.
Coinvolgono altre Nazioni.Gli investimenti bruciano denaro come una fornace,a partire dagli Anni 60.
Tutto questo è iniziato con un film:La Guerra dei Mondi,del 1953,del regista Byron Haskin,tratto dal famoso romanzo di H.G.Wells.Film vincitore di Oscar.Prodotto da Paramount.
Con questo film,nasce ufficialmente,per il grande pubblico, il mito degli extraterrestri,dei Marziani,di una presunta civiltà avanzata che abiterebbe il Pianeta Rosso.
Mai un mito ha prodotto così tanti investimenti economici, ricerca tecnologica,coinvolgimenti diretti o indiretti di Nazioni diverse,competizione industriale e politica,ricerca di un posto nella Storia come i primi esploratori che hanno trovato prove dell’esistenza di vita extraterrestre.
Non si trova vita?Non esiste traccia neanche minima di tale esistenza?Non importa.L’ossessione continua.Altri investimenti.Altra ricerca tecnologica.Altra competizione internazionale con nuovi soggetti.
Ma cosa ha generato questo strano fenomeno?Ecco,qui abbiamo un meccanismo anomalo e misterioso.Di difficile definizione.
Nella Storia dell’umanità ci sono tantissime leggende,come anche tradizioni,culti e
descrizioni riguardanti esseri soprannaturali.Ma sempre esseri immateriali,spiriti,entità incorporee.
Di abitanti in carne ed ossa di altri pianeti,di esseri umanoidi extraterrestri non si è mai parlato.Non esiste documentazione su questo argomento.
Com’è che,all’improvviso,appare questa idea?Quando appare?
Ad opera di chi?
Facciamo attenzione.Siamo arrivati al momento fondamentale di questo fatto sconcertante e carico di misteri.Perché,a questo punto,si scopre qualcosa che sembra la trama di un film,invece è realtà,anche se difficile da credere.
Per la prima volta,l’idea precisa e dettagliata di una civiltà avanzata di esseri biologici extraterrestri intelligenti appare alla fine dell’Ottocento,con l’astronomo Schiaparelli,poi con l’astronomo Lowell.
Due scienziati,dunque,i quali parlano di città,canali,strutture tecnologiche,tutto costruito da una civiltà extraterrestre su Marte.
Questa,dunque,è la fonte ispirativa del romanzo di Wells su cui è basato il film di Haskin.
I due ricercatori cercano addirittura di provare scientificamente questa ipotesi con le strane figure che appaiono durante le loro osservazioni astronomiche, effettuate tramite potenti telescopi.
Nasce una forte polemica all’interno della comunità scientifica.I due illustri scienziati cercano di ritrattare.
Schiaparelli tenta,con scarsi risultati,di incolpare il traduttore in lingua inglese delle sue ricerche.
Ma questa leggenda di Marte terra dei misteri resiste.
Fino alle prime sonde arrivate intorno al Pianeta Rosso,negli Anni 60,il famoso scienziato Carl Sagan parlava addirittura di branchi di orsi polari che vagavano nelle gelide terre marziane…
Qui nasce uno strano meccanismo che caratterizzerà tutta la ricerca di vita su Marte. Un meccanismo sconcertante, ancora oggi attivo e che continua a divorare enormi risorse economiche,prelevate dai bilanci di vari Stati.
Lo schema è sempre lo stesso:si trova un elemento che potrebbe indicare la presenza di vita su Marte,si fanno ricerche che sembrano confermare questa prova,continuando le ricerche appare evidente che non si tratta di tracce di vita,si cercano giustificazioni per non accettare questa realtà e continuare con la ricerca ossessiva ( la tecnologia è insufficiente,i risultati non sono conclusivi,l’ambiente marziano inquina i risultati dei test,la vita potrebbe essersi nascosta sotto terra,probabilmente è esistita in passato e così via).
Capitali enormi vengono bruciati in questa specie di rincorsa di un miraggio,dalle prime sonde inviate negli Anni 60 a quelle di oggi.
Adesso attenzione.Dobbiamo evidenziare un elemento molto importante.Nei casi precedenti abbiamo esaminato l’uso volontario,intenzionale e professionale dell’Archetipo dell’Ombra,da parte di specialisti della comunicazione,per fini commerciali.Qui abbiamo un fenomeno ancora più oscuro e che sfugge ad una chiara collocazione.
In questo strano (e mai accaduto prima) evento misterioso abbiamo l’Ombra che si è attivata spontaneamente, nell’Inconscio Collettivo del mondo,manifestandosi sotto forma dell’idea di esseri extraterrestri abitanti il pianeta Marte.
Questa attivazione spontanea del potente fattore archetipico è stata amplificata enormemente dal poderoso mezzo cinematografico,che l’ha fatto esplodere.
Come nel famoso mito riguardante il valicare le Colonne d’Ercole,i limiti del mondo conosciuto, avventurandosi nell’ignoto, l’Ombra è alla base della ricerca della vita su Marte,riflettendo le paure e le speranze umane.
Questa ricerca rappresenta un tentativo di affrontare l’ignoto e di esplorare il lato oscuro della psiche,dove si annidano ansie esistenziali e desideri di scoperta.Marte diventa un simbolo di ciò che non conosciamo e temiamo,spingendo l’umanità a confrontarsi con la possibilità di vita extraterrestre come specchio delle proprie fragilità e aspirazioni.
La ricerca di segni di vita su Marte è anche una metafora della nostra lotta interna per comprendere l’ignoto.
Le ultime e più nuove Colonne d’Ercole da valicare,in effetti.
Mentre gli scienziati cercano tracce di vita extraterrestre su Marte (senza trovarle),noi abbiamo cercato tracce dell’azione potente dell’Ombra nel mondo (trovandole).
L’Ombra innescata e canalizzata da professionisti o che si autoattiva,in maniera del tutto autonoma.
Ancora una volta,l’attivazione dell’Ombra,indotta da professionisti o autogenerata spontaneamente,è collegata ad un film Paramount.Un altro loro cult-movie che ha avuto conseguenze enormi e sproporzionate,di portata storica.Molti dicono che ciò aumenta ancora di più il fascino di tutta la questione.Altri parlano del “tocco magico” della mitica Major di Hollywood,della sua incredibile capacità di trasformare un semplice film in un motore di cambiamento sociale.E non hanno forse ragione?È una domanda che ci piace…
Stefano Battaglia, regista