La furiosa gelosia d’una grintosa borghese rende doppiamente felice un astuto e prestante artigiano in” L’imbianchino”

Data:

Al Teatro Roma, fino al 12 maggio 2019

Non sempre la perdita dell’onore e della dignità femminile per la condotta fedifraga del marito impenitente dongiovanni si tinge di nero e diventa un drammatico spargimento di sangue, in quanto spesso le donne sono più razionali degli uomini e la loro vendetta diventa intelligente e più profonda, meno istintiva e cruda di quella del maschio latino. Ce ne offre un esempio l’umoristico e spiritoso, vivace, atto unico dell’inglese D. CHURCHILL che viene interpretato nello spazio grande ed accogliente di via Umbertide da tre attori di livello eccezionale quali Martufello, NADIA RINALDI e MANUELA VILLA per la regia di CLAUDIO INSEGNO. Il protagonista implicito è Cupido che lancia le sue frecce in ogni circostanza della vita e spinge il maschio a provarci sempre, poiché ogni lasciata è una perdita che suscita rimpianto e ciò vale pure per Bruno sposato con Giovanna, che ha appena appreso che il suo lui in vena di continue conquiste, è rientrato da una vacanza trascorsa con l’amante Marzia, una facoltosa e bella signora dell’alta borghesia coniugata con l’industriale Reginaldo. Piomba dunque dalla rivale e la minaccia di rivelare tutto la sera al marito, per cui la piacente donna,incarnata dalla bionda Manuela Villa con l’irrequieta ansia e la tremenda paura del disastro familiare con l’ira di Reginaldo, non sa come cavarsi d’impaccio e regolare la situazione,se non fosse per la presenza in casa d’un imbianchino che deve tinteggiare con colori stravaganti la splendida magione.Lei prima lo trascura e maltratta con sfrontata arroganza, poi vivendo lui alla giornata gli propone di sostituirsi al partner ufficiale per nascondergli il tradimento. Il compenso servirà alle sue spese quotidiane,mentre “il gratta e vinci” gli consente di scommettere all’ippodromo; Martufello, come marito impettito pur con qualche amnesia ed imprecisione, regge bene il ruolo di sostituto padrone di casa e seduce anche Giovanna con una focosa serata erotica sul divano. Questa volta è MARZIA che s’ingelosisce e vorrebbe che il suo presunto marito rompesse bruscamente con una lettera la nuova tresca alle sue spalle, invece lui oppone un netto rifiuto e lei allora deve ricorrere alla concorrenza sensuale più sfrenata.Dunque una piacevole serata resa ancora più esilarante nel secondo tempo dalle gag e battute, tra cui quelle rustiche barzellette  di Martufello, le melodiche armonie della dolce ed affascinante Rinaldi con la canzone: ”123” di G. Ferri e la “nevicata del 56” di F. Califano. Infine s’è confermata con una calda ovazione la figlia d’arte E. VILLA dalla prorompente vitalità e fattezza con la canzone”nessuno dorma” ed “un amore così grande” con il potente sottofondo canoro del padre. Lo spettacolo si replica fino al 12/05 domenica.

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

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