Il teatro delle arti di Fortuna Capasso

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Stagioni di danza che si susseguono l’una nell’altra con Tersicore a fare da collante tra i baldi giovani danzanti e Fortuna Capasso. Stretta stretta al suo staff con Pina Testa, Gerardo Fimiani, Elena Renna, Davide Raimondo, Simona Dipierri, Salvatore e Nunzia Sica, nella salernitana Professional Ballet non si guarda solo alla tradizione di balletto familiare ma soprattutto al futuro delle nuove generazioni danzanti! Del resto la neomamma Fortuna Capasso è la prima a metterci la faccia, sia sul palco che alla sbarra e in sala. E di questo passo siamo giunti in un batter di ciglio al primo decennio nel duplice ruolo di fondatrice e direttrice artistica di Professional Ballet, Fortuna Capasso non esita a mettersi in gioco e a tirare giù il primo bilancio partendo proprio dalle rassicuranti quattro mura del Teatro delle Arti dove è sempre più consacrata la tradizionale forma d’arte tersicorea nel cartellone cittadino. Non è un caso, dunque, che si passa dal repertorio contemporaneo alla videodance, dal classico all’hip hop con nel bel mezzo un vero e proprio “Invito all’opera”, un medley delle più belle e conosciute melodie dell’opera lirica. Un lavoro di un anno consumato sulle scene del Teatro delle Arti di Salerno, sempre più fucina di talenti ed esperienze coreutiche a tutto beneficio della comunità danzante di Salerno e della sua vasta provincia. Ma procediamo con ordine. Dalle parti di Fortuna Capasso si ragiona in maniera trasversale alle arti cominciando con “La vedova allegra”, “una delle operette più famose e rappresentate – ci racconta l’entusiasta Fortuna Capasso – Intrighi amorosi di una bell’epoque sontuosa e decadente tra lo sfarzo dell’ambasciata ed i luccichii del Chez maxime passando per le danze di carattere”. Ad arricchire il programma ci hanno pensato le coreografie di Gerardo Fimiani, Elena Renna, Salvatore Sica e Simona Dipierri con “7 peccati capitali” in cui è stato impegnato gran parte dell’ensemble Professional Ballet. Il grande clamore è senz’altro stato raggiunto con “Omaggio a Raffaella Carrà” di Davide Raimondo e “C’era una volta… scugnizzi” di Fortuna Capasso e Gerardo Fimiani sulle musiche di Claudio Mattone. A testimonianza di un programma così brioso ci hanno pensato Raffaele Paganini, Nicoletta Pizzariello ed Amalia Salzano, ospiti in una giornata di lavoro interamente dedicata all’ensemble diretto da Fortuna Capasso che ha chiarito i cardini del suo lavoro in questi primi anni di direzione artistica: “il lavoro quotidiano in sala e sul palcoscenico punta promuovere nei singoli artisti del mio ensemble la dedizione e la professionalità a tutti i costi. Puntiamo ad una compagnia vera e propria che sappia muoversi con disinvoltura nel repertorio della danza e dello spettacolo dal vivo. Io stessa lavoro costantemente con la Compagnia dell’Arte per trasferire in scena tutto quello imparato in una vita interamente dedicata alle arti dello spettacolo dal vivo”. Figlia d’arte con il palcoscenico sua prima culla, proprio come la piccola Regina che ha già “debuttato” in “Novecento, il pianista sull’oceano” con adattamento e regia di Antonello Ronga e la partecipazione di Pina Testa e Gianmarco Vitale in occasione del Premio Charlot in programma quest’estate a Salerno. Ennesima riprova della strettissima connessione sala-palco immaginata, programmata e realizzata dalla Professional Ballet di Fortuna Capasso.

Massimiliano Craus

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