È stato presentato all’ultima Festa del Cinema di Roma il docufilm sull’attore siciliano Turi Ferro (Catania, 10 gennaio 1921 – Sant’Agata li Battiati, 11 maggio 2001). L’opera prende il titolo di “Turi Ferro, L’ultimo Prospero” e vede la regia di Daniele Gonciaruk, che di questo lavoro è anche produttore insieme a Officine Dagoruk e Ninni Panzera per La Zattera dell’Arte.
Per affrontare questo docu-fiction è stato necessario da parte dei creatori un attento studio sui documenti, reperiti in particolar modo da Rai Teche e il Teatro Stabile di Catania. Sono molte le interviste da cui è composto il documentario, realizzato anche grazie al rapporto personale che Gonciaruk aveva con il Maestro con contributi di Lina Wertmuller, Paolo Taviani,Gabriele Lavia, Leo Gullotta, Giulio Brogi, Tuccio Musumeci, Mariangela Melato, Pippo Pattavina, Fulvio D’Angelo, nonché quelli più affettivi, come quello della figlia Francesca.
Il tutto nasce da delle immagini di backstage dell’allestimento teatrale del 1997 de “La Tempesta” di Shakespeare, dove Gonciaruk era presente come attore. Si tratta di video girati con una semplicissima camera casalinga, ma attraverso il restauro di questo materiale è stato possibile ricostruire la vita e la carriera di Ferro, che è stato uno dei fondatori del Teatro Stabile di Catania, con Michele Abbruzzo e Umberto Spadaro, predendo parte a importanti produzioni, ricordiamo per esempio la sua presenza ne “Il sindaco del rione Sanità” di Eduardo De Filippo. Questo docufilm è un vero e proprio omaggio, un atto di amore che il regista fa al suo Maestro, che lo ha avviato all’attività attoriale. Il film è composto interviste, ma anche da immagini di backstage e di repertorio, le quali si presentano così vivide ed emotive proprio in virtù della “sporcizia” dell’immagine, caratteristica che dà la possibilità di godersi questo lavoro in modo pieno e viscerale. Veramente il miglior modo per avvicinarsi a questa straordinaria figura.
Stefano Duranti Poccetti
