Al Teatro Spazio Uno di Roma dal 16 marzo al 10 aprile
Nello spazio verbale del qui ed ora il racconto monologante di Henry, Kev e Holly, un trio di disadattati riuniti dalla tragica morte dell’amico Mick Finnegan. Una traversata nella memoria, sulla soglia tra lucidità ed ebrezza, e nelle possibilità evocative del linguaggio, fino al confine estremo del mare di Scozia, dove i i tre quasi-amici arriveranno a disperdere le ceneri di Mick. << Un poema a più voci, una partitura verbale- ci dice il regista Guglielmo Guidi- La scrittura scenica nasce da questa volontà di continuare una ricerca sulla drammaturgia contemporanea, a partire dalla tradizione inglese. Una ricerca che che non muore mai. “L’oggi del futuro” come amava definirlo Jacques Coupeau. Il testo originale è stato tradotto in italiano da Massimiliano Farau, che in traduzione ha tenuto molto della cifra stilistica originale: esperienze foniche, fonetica pura, la lingua parlata, composta di frasi spezzate, incompiute, impronunciate, variazioni tonali che riproducono l’andamento del pensiero e il linguaggio della quotidianità.
In scena, tre attori giovani ma con un già solido background artistico: Simone Ciampi, con cui già avevo lavorato in un adattamento del Gattopardo, e diplomato all’ Accademia Silvio D’Amico, Anna Lisa Amodio diplomata alla Paolo Grassi, e Andrea Bonella dalla scuola dello Stabile di Genova.
Bernardo Tafuri
Polvere alla Polvere
di Robert Farquhar
regia Guglielmo Guidi
con Simone Ciampi, Anna Lisa Amodio, Andrea Bonella
aiuto regia Adriana Matone
assistente alla regia Floriana Garofalo
light designer Roberto Liguori