“Il viaggio – metafora della vita”: la nuova mostra fotografica di Cortona Photo Academy

Data:

Cortona, Chiostro del Centro Convegni Sant’Agostino, fino al 21 agosto 2016, ingresso gratuito

Dopo SFUMATURE DEL TRASIMENO” (2014) e “CRAZY FOR WORK – Professionisti in allegria” (2015), l’associazione culturale Cortona Photo Academy propone al pubblico una nuova esposizione tematica, il cui filo conduttore è quanto di più affascinante si possa pensare: il viaggio, da cui l’eloquente titolo “IL VIAGGIO – Metafora della vita”. Come di consueto, accanto ad affermati professionisti del settore, a esporre sono semplici ma preparati fotoamatori, accomunati da una grande passione per questa particolare forma d’espressione artistica più viva che mai.

Il viaggio, d’accordo… Ma quale viaggio? Il viaggio, presentato in tutte le innumerevoli sfaccettature che assume all’interno della psiche umana; il viaggio, declinato nelle più disparate accezioni ad esso attribuibili; il viaggio, valorizzato per l’importanza che riveste nella vita delle persone; il viaggio, affrontato da ciascun autore in base alla propria sensibilità e al proprio Io.

Risultati diversissimi tra loro per atmosfera, colori, temi e impressioni suscitate nel visitatore che, se spera di chiarirsi le idee circa il significato e gli scopi da attribuire al viaggio grazie alla presente mostra, si sbaglia di grosso, poiché da essa uscirà inevitabilmente, ma piacevolmente, frastornato. Inevitabilmente, perché il viaggio è una questione strettamente privata e legata alla personalità del singolo individuo; a ciascuno, quindi, spetta il compito di individuare la propria unica e irripetibile  essenza del viaggio; a ciascuno il  proprio viaggio.

Piacevolmente perché, grazie a queste fotografie, è possibile compiere un istantaneo giro del mondo, anche se non per mezzo delle “solite”, scontate cartoline, bensì grazie a un sorprendente “caleidoscopio umano”, che ci conduce in un itinerario tutt’altro che geografico o materiale quanto, al contrario, spirituale; un giro del mondo che racconta le cose umane, volando ben più alto della limitata concezione del viaggio come vacanza. Quello del turista è solo uno tra gli infiniti approcci possibili al viaggio.

Dimenticatevi spiagge esotiche, romantici scorci di Parigi o castelli da fiaba immersi nel verde: ne “IL VIAGGIO – Metafora della vita”, sono poche le concessioni ai classici estetismi, poiché ad andare in scena in veste di protagonista è la vita, nella sua incommensurabile interezza, nella sua abissale profondità che può significare sia “bene” che “male”, sia ordine che caos, sia bellezza che sporcizia. Qui si è scelto di andare fino in fondo con coraggio, senza censure, senza colpevole omissione di aspetti scomodi, senza la zavorra dei tabù dell’indicibile.

Viaggi poetici, viaggi bucolici, viaggi idilliaci, viaggi epici, viaggi immaginari, certo. Ma anche viaggi alcolici, viaggi chimici, viaggi nel malessere esistenziale e nel cuore di tenebra dell’uomo moderno, viaggi come fughe. Lo scorrere del tempo; oggetti e pezzi di carta che raccontano un percorso professionale ed esistenziale; i “ferri del mestiere” del viaggiatore per vocazione; il rapporto, spesso conflittuale, tra Uomo e Natura; il dolore; l’amore; la speranza; la malattia; la contemplazione della bellezza; i legami familiari; la solitudine; la ricerca; la sinfonia della Natura; la violenza; l’autodistruzione; la forza dei sogni. Tutto ciò a comporre un gigantesco e indistinto mosaico, in cui i tasselli periferici contano quanto quelli centrali, proprio perché il mosaico è privo di centro, non ha una figura di riferimento, non rappresenta un soggetto preciso. Il suo fascino risiede proprio nell’indeterminatezza che lo caratterizza, ogni sua parte è indispensabile e, allo stesso tempo, insufficiente alla comprensione, poiché il suo mistero è impenetrabile. Il suo nome? Vita.

Francesco Vignaroli

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