Torino, domenica 25 settembre 2016
Il nostro percorso gastronomico su Terra Madre Salone del Gusto di Torino continua. Durante il nostro passaggio, non potevamo fare a meno di notare alcuni stand in cui l’interesse del visitatore non pareva tanto forte, a differenza di altri presi d’assalto dal pubblico, la risposta a questo è semplice: Alcuni sanno vendersi bene, invogliano con gentilezza le persone a fermarsi, facendole ascoltare le loro proposte, per poi proporre un assaggio… gli altri invece forse pensano che sia la gente a fermarsi da loro per chiedere! Ogni individuo è libero e consapevole che ad ogni azione c’è una reazione… Intanto nel cortile del Castello del Valentino (ora Facoltà di Architettura), una troupe della Rai (in diretta) era intenta a intervistare i Volontari di Legambiente e in contemporanea abbiamo sentito cantare un coro vocale proveniente dalle Valli di Lanzo, precisamente da Ceres e Pessinetto (Piemonte).
Stiamo parlando del Coromoro, vincitore di un concorso nel 2014 – è d’imminente uscita un loro CD. Questo è nato da un’idea di Luca Baraldi e Laura Castelli, ecco la formazione: Omar Sini, Saiku Sengore, Kassin Diarra, Aliou Sabaly, Makan Sissoko (Djembo), Maurice Bathia, Ken Omorodion e infine Flavio Giacchero (sax soprano e clarino). Non desideriamo raccontarvi la storia di ognuno di loro, le pagine dei giornali la scrivono ogni giorno, ci piace invece soffermarci sul loro canto: essi cantano in piemontese! I due ideatori intendono con la corale dare spazio alle canzoni popolari delle valli circostanti, portando nuovamente alla ribalta quelle d’antàn che raramente si sentono. Lasciamo per un momento queste deliziose e particolari voci per parlare della sicurezza della manifestazione. Le circa cinquecentomila o più persone che hanno transitato o visiteranno Terra Madre Salone del Gusto di Torino si troveranno in un grande spazio aperto, che implica una sicurezza diversa rispetto al luogo chiuso e quindi le Forze di Ordine Pubblico si sono dovute allineare, modificando il loro modus vivendi, nei cinque giorni dell’Evento. La circostanza prevede senza alcun allarmismo che tutto si svolga e continui a svolgersi senza che la gente s’accorga “degli angeli custodi”, compiendo così un lavoro di tatto e discrezione. Anche i Volontari della Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana hanno svolto un compito non facile in caso di soccorso, intervenendo tempestivamente ad ogni chiamata. Se dobbiamo fare un elogio è per tutti coloro che hanno in qualche modo offerto la loro prestazione nei cinque giorni di questa manifestazione ottenendo un magnifico risultato. Siamo quasi al termine, con domani, lunedì, è l’ultimo giorno di questa memorabile “avventura” voluta da Carlo Petrini, un uomo che ha saputo dare concretezza ai sogni!
Daniele Giordano