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Home/ Interviste / Julia, una brasiliana nata per la fotografia

Ott

02

Julia, una brasiliana nata per la fotografia

  • 2 Ottobre 2016
  • Interviste, Moda & Tendenza
  • Fotografia, Interviste

Questa è la storia di una fotomodella diversa dalle altre, se non altro perché la sua vita l’ha portata da una parte all’altra del pianeta e la fotografia le ha fatto compiere la traversata dell’Atlantico. Una ragazza semplice, “perché mi piace sentirmi bella ma odio gli sguardi insistenti della gente”, nativa della terra carioca, arrivata a Torino da piccola e nel maggio del 2015 volata negli States per alcuni servizi fotografici legati a brand della moda italiana. La Grande Mela l’ha accolta in tutto il suo splendore, col sorriso sempre stampato sulle labbra, un pizzico di sano orgoglio femminile, un corpo da schianto e la semplicità della porta accanto. Elementi che fanno di lei qualcosa di speciale. Sarà per quello che da due anni le fotografie da passione sono diventate un lavoro e lei sta scalando la montagna in attesa che le si aprano le occasioni giuste. Julia M., come si fa chiamare nell’ambiente, è in trampolino di lancio. Le occasioni non mancano e dalla sua c’è la volontà di farcela…

Partiamo dal tuo nome e dalle tue origini…

Il Brasile, la mia terra. E di quella terra ho preso la solarità, il carattere frizzante, la voglia di vedere negli altri sempre il lato positivo. Sono estroversa di natura, voglio accanto a me solo persone solari, sarà che sono del segno dei Gemelli…

Foto Flavio Torre

Foto Flavio Torre

E dalle tue origini è nato il personaggio che ha conquistato tantissimi fotografi in breve tempo.

Sono per metà italiana e per metà brasiliana, il Sud America è la terra che mi ha visto nascere e crescere ma qui in Italia ho scoperto il mondo della fotografia. Forse delle mie origini ho preso il taglio degli occhi e, dice qualcuno, anche le forme del mio corpo…

Eppure nella vita quotidiana sei una ragazza della porta accanto…

Sono una ragazza semplice, perché questa è la mia normalità. Mi piacerebbe lavorare a contatto con gli altri, sempre qui, nella mia Torino. Adoro i bambini, mi sento portata per gli animali e il mio forte sono le relazioni sociali e capire i sentimenti degli altri. Insomma, se dovessi pensare al mio futuro, guarderei in questa direzione. Ma nel frattempo si è affiancato il mondo della fotografia…

Due anni fa hai deciso di buttarti.

Detta così… sembra che mi sia lanciata dal balcone! Scherzi a parte, è una fantastica avventura. L’ho iniziata spinta da un amico di famiglia. Sono salita sul set e da allora… non ho più smesso! La passione è lentamente diventata un gioco, poi un qualcosa di più serio ed infine un lavoro che mi occupa molte giornate e mi regala enormi soddisfazioni.

Fra cui, la maggiore, è datata maggio 2015.

Sì, un’esperienza indelebile. Prima di allora avevo girato l’Italia per far foto, finchè è arrivata questa proposta irrinunciabile. Sono volata prima a New York e poi nel New Jersey per realizzare servizi fotografici per sponsorizzare due brand d’abbigliamento di due stiliste. Ho avuto modo di lavorare con autentici maestri dell’obiettivo della Grande Mela, di essere accompagnata dal loro staff e di crescere professionalmente. Diciamocelo, non è da tutti essere fotografata a New York…

Anche perché quelle stesse foto sono finite sulle riviste patinate degli Stati Uniti…

Esatto, è così! C’è il mio volto e il mio fisico, ma caratterialmente non sono cambiata! Ne parlo con orgoglio più personale che altro, non voglio sembrare la ragazza montata che ha perso il contatto con la realtà quotidiana! Resto davvero una persona semplice, che odia l’ipocrisia, che ascolta i consigli degli altri ma in fin dei conti fa sempre di testa sua…

Foto Roberto Demaria

Foto Roberto Demaria

Una ragazza che cura il proprio corpo…

Faccio una vita sana, mi piace la palestra senza che diventi un’ossessione. Mi piace sentirmi bene con me stessa, e per farlo la gran parte delle volte mi basta vestire una tuta ed essere comoda. Non sono una di quelle che usa tacchi vertiginosi e minigonne pur di farsi guardare dalla gente. Anzi, i troppi sguardi mi danno fastidio. Molto meglio l’eleganza, ecco ciò che può fare davvero la differenza…

Della tua vita privata non parliamo, del tuo gatto invece sì…

E certo, lui non può mancare nella mia vita… figurarsi in un’intervista! È il mio gatto di razza sphyx, Hero, un autentico compagno di tante giornate e serate!

Qual è la foto più bella che hai realizzato?

Penso una di quelle col mio Hero. È stato fantastico averlo con me sul set fotografico!

C’è una foto che vorresti fare?

Sì: essere fotografata al tramonto mentre cammino sul tetto di grattacielo. Magari col sole alle spalle e i capelli svolazzanti. Ora avete capito che sono davvero matta?

Che parti del corpo ti piace valorizzare in una fotografia?

Sicuramente il viso, i miei occhi voglio che parlino! E poi le gambe…

Come e dove ti vedi tra dieci anni?

Domanda complessa a cui rispondere, mi accontenterei di avere un lavoro stabile e di essere felice. E, perché no, di essere ancora la protagonista di un set fotografico: finchè posso, continuerò a coltivare questa mia passione.

Alberto T.

Foto copertina di Flavio Torre

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    • Pino Caruso , Il teatro è una forma di felicità interrotta dall’esistenza.

    • Orson Welles , Il teatro resiste come un divino anacronismo.

    • Giorgio Albertazzi , Teatro è guardare vedendo.

    • Louis Jouvet , Niente di più futile, di più falso, di più vano, niente di più necessario del teatro.

    • Arthur Miller , Il teatro è così infinitamente affascinante perché è così casuale. E’ come la vita.

    • Joël Jouanneau , Scrivere, è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera.

    • Federico Garcia Lorca , Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.

    • Terrence Mann , Il cinema vi renderà famosi; la televisione vi renderà ricchi; ma il teatro vi farà bene.

    • Eduardo De Filippo , Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita.

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