I monosillabi e l’accento

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Spesso, molte persone, tendono ad accentare parole che invece non dovrebbero essere accentate, in quanto, non possedendo alcun omonimo è impossibile che vengano confusi con altri vocaboli.

Per spiegare meglio ciò che, per ora, abbiamo soltanto accennato, è opportuno fare alcuni esempi di monosillabi che richiedono sempre l’accento:

– dà (verbo dare) / da (preposizione)

– è (verbo essere) / e (congiunzione)

– né (congiunzione) / ne (avverbio o pronome)

– lì (avverbio di luogo) / li (pronome)

– là (avverbio di luogo) / la (articolo o pronome)

– sé (pronome) / se (congiunzione)

– tè (bevanda) / te (pronome)

– sì (avverbio affermativo) / si (pronome)

Per concludere, vi ricordiamo inoltre che, in letteratura, ormai solo per tradizione, si accentano alcuni monosillabi, come ad esempio, piè (= troncamento di piede), diè (= troncamento di diede) e  (= troncamento di fede).

La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.

Martina Naccarato

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