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La promozione del comunismo sociale e del primato civile muliebre in ECCLESIAZUSE di ARISTOFANE

Data:

ECCLESIAZUSE-DONNE AL PARLAMENTO al Teatro Sala Uno di Roma dal 29 Novembre al 4 Dicembre 2016

Nella culla della civiltà mediterranea, ovvero la Grecia dei grandi filosofi, letterati e scienziati, la democrazia si realizzò nel quinto secolo dopo l’avvento al potere di Pericle nei 50 anni che precedettero le guerre del Peloponneso per la supremazia tra le due città d’Atene e Sparta, che si lacerarono tra di loro al punto che alla fine tentò d’approfittarne Tebe. Se in quella circostanza fu Lisistrata a cercare di portare la pace tra le due grandi rivali che erano state unite solo nelle gloriose battaglie contro i Persiani di Dario e Serse, promuovendo lo sciopero del sesso per i mariti finché non avessero siglato un accordo,fu invece Prassagora a portarsi alla testa  delle donne travestite da uomini per imporsi in Parlamento e dettare le linee guida della nuova politica Ateniese. Nasceva così l’economia pianificata, il collettivismo e la parità dei diritti,per arrivare al rovesciamento delle parti con le donne a comandare ed i mariti a pulire la casa e preparare da mangiare,pur se le loro capacità erano ridotte ad un paio di piatti. Come poi nel 400 in “utopia” Sir Thomas Moore avrebbe proposto la proprietà comune dei beni statali, le donne nel parlamento Ateniese votarono la condivisione delle terre,dei beni immobili,dei guadagni di ciascuno per la finalità del bene comune. Pure gli uomini sono di tutte e dunque se uno vorrà copulare con la più affascinante, dovrà prima soddisfare le brutte e vecchie;naturalmente da queste strampalate,grottesche e surreali deliberazioni scaturisce un disordine urbano ed un caos civile,per cui il desiderio eccessivo di potere femminile porterà presto al tracollo sociale ed alla corruzione libidinosa ed economica. Tirando le conclusioni, si può dire che metaforicamente ed apologeticamente ogni volontà di brusco cambiamento del sistema di vita ed autoritario con innovazioni legislative è destinato in ogni epoca a vita breve. L’operazione di denuncia e censura morale di tale comando effimero e suggestivo,incredibile,è stata compiuta dall’associazione” di necessità virtù “per la regia di Lorenzo De Liberato che ha curato anche la traduzione dal greco classico, lasciando in codesto idioma una didascalia finale.La scena estremamente semplice era stata disegnata da  B.Sdao. Mentre i costumi dell’età classica erano stati creati da G. Barcaroli. La commedia borghese di stampo sociale conserva pure oggi il suo valore pedagogico e riformatore. Al teatro Sala Uno dal 29 nov.al 4 dic.

Susanna Donatelli

donne al parlamento

Compagnia
Di necessità virtù”
Dal 29 Novembre al 4 Dicembre
presenta
Produzione Ferruccio Barone
Ecclesiazuse – donne al parlamento
di Aristofane
Regia
Lorenzo De Liberato
Traduzione e adattamento
Valeria De Liberato, Lorenzo De Liberato.
Con (in O.A.)
Francesca Bellucci, Luisa Belviso, Ludovica Di Donato, Alessio Esposito, Lorenzo Garufo, Bruno Ricci, Irene Vannelli
Scenografia
Bruna Sdao
Costumi
Giulia Barcaroli
Assistente alla regia
Cristiano Demurtas

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