Gli OBLIVION ed il loro repertorio canoro e interattivo con HUMAN JUKEBOX

Data:

Human Jukebox”, in scena dal 06 Dic 2016 al 11 Dic 2016 al Teatro Olimpico di Roma

Sono tornati dopo un paio d’anni che mancavano da Roma, li ricordiamo al Salone Margherita, con un’operazione brillante ed umoristica analoga, a vedere gli Oblivion, gruppo di attori estemporanei e genialmente abili nel creare dal nulla ed all’istante la recitazione orale e mimica,trovandoli sempre briosi, sferzanti, vivaci e brillanti. Non sbagliano un colpo e sanno stare al passo con le composizioni più gradite e cliccate del periodo dello spettacolo con un’informazione capillare e gusto onnivalente, che stavolta non ha guidato la loro scelta selettiva dei brani dell’ora e mezza di sfottò irriverente e scanzonato che non rispetta con aspra simpatia niente e nessuno, avendo lasciato la responsabilità dell’opzione al pubblico che ha infilato un biglietto con il nome del cantante preferito in un sacchetto. I cinque componenti della formazione vocale meneghina, li conoscono perfettamente i vari generi musicali per riprodurli con esilarante mimica e sublime intonazione delle più rappresentative canzoni dell’ugole d’oro esaltate dai loro fan,si sono inizialmente sorpresi che pescassero indicazioni di cantanti e cantautori che qualcuno poteva considerare superati in quanto poco visti di recente o morti, come Nilla Pizzi, Mia Martini, G.Ferri. Strabilianti sono state le due ragazze pimpanti e spiritose nella parte della”vocalist”e “consonantic”delle parole chiave,dei motivi; non è mancato un minuto di silenzio dedicato dalla macchina musicale  o mangianastri, cd, umano a Lucio Dalla; come pure nel primo tempo si sono ascoltate le composizioni più famose di P. Pelù. M. Masini e della scintillante rossa Noemi. Nella seconda parte s’è partiti da Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, caratterizzato dal cappellino e dallo strimpellare la chitarra con l’esecuzione interrotta da qualche goliardica “zeppa”, la profonda e sublime poeticità d’un misurato e statuario F. Battiato ha preceduto la sarcastica imitazione di Fedez con la sua postura e portamento scanzonato rapper. Molto apprezzata è stata la riproposizione della coppia celebre Romina Power- Albano; lei con una seducente e lucida piuma di struzzo al collo, lui invece con una sciarpa al collo, con cui hanno fatto successo nei paesi dell’est, indicati con la bandiera della Bulgaria e Romania,ma pure con la raffigurazione dell’armata rossa. Per i gruppi c’è stato spazio per i ricchi e poveri e per i Matia Bazar; l’intramontabile Toto Cotugno è stato visto con la classica”lasciateci cantare”.Tuttavia la maggiore attenzione è stata riservata all’equipe salentina dei Negramaro di cui s’è eseguito un numero discreto di canzoni,oltre a significarli con alcune pietanze gastronomiche tipiche ed alcune frasi. Il sarcasmo degli Oblivion ha accentrato Elio  e le Storie tese,per poi cantare tutti insieme dei “collage” di Morandi e Mina. Il teatro divertito e ben ripagato. Lo spettacolo si è concluso domenica scorsa.

Susanna Donatelli

Gli Oblivion sono:
 Graziana Borciani,
 Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli

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