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I neri di Tesser chiudono con una vittoria in trasferta e rafforzando il secondo posto l’andata di Lega Pro

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Una scintillante cremonese viola lo stadio di Casal del Marmo travolgendo la Racing Roma con una doppietta di testa di Scarsella dopo il goal iniziale di Stianco

I capitolini confermano i limiti difensivi e l’assenza di idee

L’ultima gara del girone d’andata del girone A della LEGA PRO, l’ex serie C vedeva di fronte allo stadio della Strea di Casal del Marmo, di cui usufruisce quest’anno la Racing Roma ripescata durante l’estate con il Prato con cui occupa non per caso le ultime due posizioni della classifica, le compagini dei mister Giannichedda e Tesser che avevano entrambe l’obbligo di vincere per opposti motivi. I Lombardi del “Torrazzo” volevano violare il campo dei Romani per dimenticare gli errori e le sconfitte dell’ultimo periodo contro la Lupa ROMA allo stadio “OLINDO GALLI di Tivoli ed in casa allo “Zini”contro il Livorno nel posticipo di Lunedi scorso, quando con una disastrosa mezz’ora finale avevano compromesso tutto con i Labronici di mister FOSCARINI. I bianchi di casa invece, dopo l’exploit di Piacenza con tre goals del ventenne Loglio, erano stati sconfitti prima in casa dal Tuttocuoio di San Miniato e poi a Pistoia con i soliti tre goal incassati in trasferta, per cui per muovere la classifica e non perdere contatto da chi li precedeva, oltre che per acquistare morale con un’iniezione di fiducia,dovevano per forza incasellare un risultato positivo.Se il proposito di successo era comune, la differenza tecnica si è vista subito in maniera notevole ed infatti gli ospiti, consci del diverso tasso qualitativo a loro favore, sono partiti a tutta birra, imponendo il predominio a centro campo dove Salviato vero “play-maker” in cabina di regia e cursore in lungo e largo con gran fiato, Pesce e Perrulli con passaggi di prima e triangolazioni veloci sulla fasce, dimostrando ottima intesa collettiva, hanno messo in difficoltà Maestrelli, Shainhas e Ricciardi, mentre in interdizione Vastola e Massimo sulla propria trequarti non riuscivano a tamponare la spinta degli esterni offensivi Berlingheri e Brighenti. Le  azioni dello schieramento della città dei violini erano davvero eleganti e lucide,limpide e si capiva che la resistenza dei locali non  avrebbe potuto durare a lungo, anche per il fatto che sembravano intimoriti ed incapaci di ripetersi con quella grinta,ritmo e freschezza atletica, coraggio indomito,doti che avevano permesso loro di tenere in scacco la prima domenica di novembre L’Alessandria del trainer Braglia, che era riuscita ad evitare l’onta della sconfitta, che sarebbe stata l’unica del girone d’andata, al 90° con una prodezza balistica su calcio piazzato dal vertice destro dell’aria dell’ex novarese Gonzales capocannoniere del girone. Dunque sono bastati poco più di venti minuti ai calciatori di Tesser per mettere al sicuro il risultato con due discese fotocopia dirompenti sulle verticali, tagliando in due la fragile difesa della Racing sorpresa da tanta verve degli avversari apparsi nella circostanza migliori dei GRIGIOROSSI piemontesi leader del girone al giro di boa con 8 punti di vantaggio sugli atleti della città del torrone e del musicista Ponchielli. La partita veniva sbloccata al 14° allorché sulla galoppata di Salviato a sinistra e cross al centro dall’aria piccola Stanco incornava in rete; dopo otto minuti la Racing piegata sulle gambe e non in grado di reagire, andava definitivamente al tappeto su un traversone dal fondo destro dello stesso Stanco e svirgolata a campanile di Berlingheri che il bomber Scarsella, già a  segno con il Livorno, era più lesto di tutti a schiacciare abilmente di testa in rete.Questa, come confermerà nella ripresa e ci dichiarerà nella sala stampa durante le interviste di fine gara, per lui, che è al nono anno da professionista,è l’arma preferita per fare centro. A quel punto non avendo più nulla da perdere la Racing cercava di riorganizzarsi e curare meglio i rifornimenti per Loglio e De Sousa troppo isolati in avanti, ma vere occasioni avvolgenti per impensierire gli ospiti non venivano costruite;così l’unico pericolo per Ravaglia era un bellissimo tiro potente dal limite dell’area di De Sousa che colpiva il palo sinistro, salvando fortunosamente l’estremo difensore. La cremonese allertata al rischio corso, chiudeva all’attacco il primo tempo e Savelloni rimediava in extremis sul rasoterra di Brighenti. Nella seconda frazione di gara Tesser dava ordine ai suoi di rallentare la spinta offensiva e limitarsi a contenere le sterili e confuse sfuriate dei padroni di casa, che non riuscivano a segnare il punto della bandiera poiché Ravaglia, guardiano attento della propria porta da cui direzionava i compagni, parava bene in tuffo sulla destra su De SOUSA, il più pericoloso dei suoi, quindi su Ricciardi. In contropiede anzi la formazione lombarda, la più anziana di quelle osservate finora a Casal del Marmo, avendo dell’undici titolare sceso in campo solo il terzino sinistro Procopio nato dopo il 90’, triplicava con Scarsella che al 60°, lasciato solo al centro dell’area,s’avventava di testa su un fendente dalla sinistra di Pesce e siglava la terza marcatura, condannando la Racing ad una pesante battuta d’arresto, inferiore di una sola rete al secco poker inflitto in casa ai ragazzi di Giannicchedda dalla Robur Siena. IL sintomo più eclatante della sconfitta è che degli otto goal incassati nelle ultime tre sconfitte consecutive ben cinque siano venute per mancata elevazione a contrastare gli avversari in area di rigore ed incerte uscite o prese prive di sicurezza del portiere capitolino. Insomma per il direttore sportivo Bevilacqua ci sarà da lavorare a Gennaio alla riapertura delle liste di trasferimento per rinforzare la squadra in ogni reparto, onde scongiurare un seconda disfatta a fine campionato irrimediabile, in quanto un secondo ripescaggio non ci potrà essere. Nel finale i due tecnici provvedevano ad una serie di sostituzioni: il padovano Tesser, dalla provincia di Sant’ANTONIO  proveniva anche l’arbitro Condeo della cittadina d’ESTE, inseriva Cavion per Berlingheri reduce da infortunio, Ferretti per Perrulli per sperimentare la difesa  a cinque, lui che opta generalmente per il rombo 4-3-1-2 e dava spazio finalmente al panchinaro Scappini per Brighenti. Giannichedda,assai difficile il suo compito e non sapendo se e fino a quando in queste condizioni il presidente romano gli conserverà la fiducia, provava due giovani come Calabrese e Cascione per Loglio e Maestrelli, senza però ottenere nulla di pratico. Cascione veniva per giunta ammonito per simulazione in area, aggiungendosi a Vastola, Perrulli, Pesce e Pollak tutti ripresi dall’arbitro con il cartellino giallo per gioco scorretto. I corner sono stati cinque a tre per gli ospiti, che sono pertanto giunti alla quinta vittoria in trasferta ed hanno mantenuto da soli la seconda posizione in classifica con tre punti di vantaggio sul Livorno ed allungato sull’Arezzo che è stato sconfitto per 2-0 ad Olbia. Il mister veneto, che lo scorso anno allenava l’Avellino e prima il Novara e la Ternana in serie B, s’è detto contento della prova dei suoi per la pronta riscossa dopo un periodo negativo; ci ha confessato che alla vigilia del campionato non sperava in tanto, ma che l’Alessandria con un ruolino di marcia invidiabile e costantemente positivo è ancora lontana in alto mare e sarà difficile raggiungerla per la promozione diretta in B. Dei bianchi quiriti ha detto di aver apprezzato il più esperto centrocampista Massimo e l’attaccante Loglio, purtroppo ora fermi ad 11 punti, risultando perciò a meno 1 dal Prato ed a meno 7 dal TUTTOCUOIO e dalla Lupa ROMA. Logico che in simile frangente la società romana Racing abbia disposto da tre settimane come primo e minimo provvedimento il silenzio stampa.

Giancarlo Lungarini

 

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