Fino al 18 dicembre 2016 alla Sala Umberto di Roma
Sempre è importante conoscere le radici culturali e folkloristiche della propria terra per sapere a quali tradizioni e modi di pensare dobbiamo rapportarci, come siamo stati educati e che sforzo dobbiamo compiere per inserirci con una maggiore ed oggettiva visuale nel contesto socio-civile della propria nazione, cogliendone induttivamente le differenze con il contesto locale. Questa è stata la linea guida della creazione dello spettacolo SUD AND SOUTH da parte di Marisa Laurito e Michela Andreozzi, che non si sono limitate a recuperare il patrimonio sonoro e canoro,ma pure d’aneddoti, massime ed aforismi, proverbi, del punto di massima espansione della Magna Grecia con la ninfa Partenope, ma hanno voluto confrontare il nostro sud con quello degli USA dove parecchi nostri connazionali andarono con le valige di cartone unendosi a quegli schiavi importati negli Stati del sud dai grandi proprietari terrieri nel commercio triangolare originato dallo smercio dei prodotti di risulta inglesi in Africa. Ecco allora uno speciale lavoro brillante e versatile,vivace e dinamico,con una Marisa Laurito spumeggiante ed estrosa, in grado di stabilire un satirico “feeling” con il pubblico, che ha ripercorso con la sua voce armoniosa e suadente i più conosciuti “leit motiv” della tradizione della canzone napoletana, aggiungendovi altri pezzi meno famosi da sola od in coppia con Charlie Cannon che ha dovuto imparare composizioni campane, dopo aver cantato da solo alcuni pezzi in lingua del suo stato confederale dell’Alabama in cui è nato al nord, partendo da quello dedicato alla sua donna Giorgia. La Laurito riassapora il gusto di cantare i successi maggiori dei suoi autori regionali trent’anni dopo novecento napoletano e “cacao meravigliao” in cui la sua parodistica fantasia ed i numeri musicali s’alternavano a quelli di Renzo Arbore, presente in platea insieme a Stefano Bollani. Tra una canzone e l’altra ha raccontato adagi e storielle amene deliziando la platea come quelle dei morti che vedono dall’alto,dei mariuoli che l’hanno ringraziata per i soldi sottratti,del “caffè sospeso”, dei vecchietti che s’alzano la notte per andare a prendere una tazzina di “buon caffè nero” vicino a Porta Capuana, però specialmente le differenze degli orari dei pasti con il nord, a cui s’è dovuta abituare essendosi legata ad un gentiluomo della “leonessa d’Italia”: Brescia. Infine duetta, dopo essersi cambiata spesso d’abito, con Charlie sulle note di “reginella” e s’esibisce nella mossa da cabaret, con uno splendido risultato. L’ottimo complesso musicale con ritmi jazz e moderno”soul”è stata ben diretta dal maestro Marco Persichetti. Lo spettacolo è andato in scena fino al 18/12 alla sala umberto di via della Mercede.
Susanna Donatelli