Ogni anno, in prossimità del Natale, possiamo scegliere di guardare la nascita di Gesù come un’immagine simbolica che ci ricorda la natura spirituale di ogni essere umano. Siamo o non siamo a immagine e somiglianza della luce? E’ verità o menzogna che tutto di noi è energia in movimento? C’è o non c’è nel cuore di ogni uomo quella scintilla che lo rende divino, cioè capace di viaggiare tra i mondi? Abbiamo o non abbiamo dentro di noi le qualità che ci abilitano a muoverci tra visibile e invisibile contemporaneamente? È tempo di risposte che portano con sé la verità, tempo per lasciare andare le vecchie narrazioni dove ci siamo sentiti vittime delle circostanze, tempo per essere sovrani della nostra vita. A cose serve continuare a sentirci mancanti di qualcosa se non ad alimentare la mancanza? A cosa serve dare forza alla finitezza del nostro piccolo ego, quando ciò che siamo veramente è eternità? La luce del Cristo ri – nascente ci ricorda che siamo pronti per elevarci al di sopra della personalità e manifestarci come Anima visionaria che lotta per realizzare la sua unicità. Il mio augurio, per questo Natale, è che ogni uomo possa aprirsi alla luce del Cristo, inteso come sorgente di Amore che lo risveglia a una visione di sé come creatore consapevole d’immagini fatte di gioia, abbondanza e amore.
Fiorinda Pedone