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Maiorano da “Pericoloso Criminale a Divo”

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Sono varie decine di anni che Alessandro Maiorano, noto al grande pubblico per essere il nemico pubblico numero 1 dell’ex Premier Matteo Renzi, ed il paladino dei semplici ed onesti cittadini, combatte contro di lui in vari Tribunali, senza mai abbassare la testa, e soprattutto per nulla intimorito dal confronto con l’uomo politico che lui ha accusato ed accusa di vari gravi misfatti.
E tutto nacque da una denuncia di Maiorano, che denuncio Matteo Renzi accusandolo di aver sperperato ben 31 milioni di euro nei quattro anni in cui era stato Presidente della Provincia di Firenze, con spese “pazze” che, a suo avviso, non avevano nulla da spartire con le finalità dell’ente provinciale, e tali affermazioni, depositate con varia documentazione alla Procura di Firenze, innescarono un terremoto politico ed una battaglia giudiziaria, nei confronti di Renzi, che ancora oggi non vede la fine, anche perché Maiorano, nel corso degli anni, ha acquisito documentazioni e testimonianze che, con l’apporto dell’Avvocato Professor Carlo Taormina, sono diventate l’impalcatura di un racconto giudiziario che ha visto lui e Maiorano protagonisti sia delle aule giudiziarie sia di quattro libri che Maiorano ha scritto e venduto in un gran numero di copie, tanto da destare l’interesse del mondo della cinematografia, che ha deciso di buttarsi a capo fitto sulle vicende descritte nei libri, e farne quindi un film che avrà certamente un gran successo di pubblico, anche in considerazione del fatto che Maiorano è seguito sul Web da milioni e milioni fans, pronti a sostenerlo nelle sue battaglie.
Ma la prima vera incredibile notorietà, Maiorano l’acquisì anni prima, quando finì sui giornali e sulle televisioni per le sue battaglie in difesa dei poveri e dei più deboli, e la sua fama di “santo”, come a quei tempi venne definito dai mass-media, lasciò poco dopo spazio a quella di “criminale”, essendo stato nel frattempo indagato e mandato alla sbarra con 39 capi d’imputazione particolarmente gravi, tra i quali il terrorismo, la banda armata, lo sfruttamento della prostituzione, le minacce aggravate, il furto, la ricettazione, l’estorsione, la truffa aggravata, i reati contro il patrimonio, ed anche l’associazione a delinquere, tanto da subire, nel corso degli anni, numerose perquisizioni fisiche, fermi di polizia, arresti domiciliari, ed anche l’arresto sul posto di lavoro, tanto da farlo diventare il vero e proprio nemico pubblico che sino ad allora si era visto solo nelle trame di qualche film d’azione.
Ora, come era logico aspettarsi, la vita avventurosa e le varie vicende processuali di Alessandro Maiorano, l’usciere “maledetto” di Palazzo Vecchio (sede del Comune di Firenze), dopo essere diventate elemento trainante di ben quattro libri di successo, diventano finalmente un film, preoccupando non poco un certo potere politico che lo ha sempre considerato il “pericolo pubblico” numero uno, e la straordinaria sceneggiatura del film, da lui coordinata, vedrà i protagonisti coinvolti in rocambolesche scene di azione e di intrighi da fare invidia e mettere in ombra qualsivoglia spy-story sino ad ora portata sugli schermi.
E conoscendo il vissuto di Alessandro Maiorano, è certo, sin da ora, che tale film scatenerà proteste e minacce, nei suoi confronti, da parte dei suoi tanti nemici che detengono il potere economico e politico della nostra nazione, ma nonostante tutto, lui non sembra affatto preoccuparsi di tali eventualità, e come potrebbe, visto che, come abbiamo visto nel corso di questi anni, egli dispone di grandi entrature in diversi importanti ambiti della nostra società, non escluso quello della grande criminalità organizzata, che sembra in ansiosa attesa di vedere il primo ciak del film, che già nel titolo è tutto un programma: “Alessandro Maiorano, il bandito da Firenze”.

Infatti, i bene informati sanno bene che Alessandro Maiorano può contare su varie entrature nel mondo dei servizi segreti, dell’alta finanza e della malavita organizzata, sempre pronta a mettersi in gioco sulle direttive di quella cupola alla quale Maiorano sembra essere legato per diversi motivi, non ultimo quello che lo ha visto e lo vede protagonista di diversi interventi umanitari in favore di diversi boss e delle loro famiglie.
Come ha fatto, ci viene da domandarci, un semplice cittadino, un ex impiegato del Comune di Firenze, quale lui si definisce, ad accedere ad informazioni importanti e riservate, spesso vietate anche agli organi inquirenti?
E’ solo una vittima del sistema perseguitato da disonesti rappresentanti delle Istituzioni, o, sotto sotto, c’è qualcosa di segreto che non riesce ad emergere nei suoi confronti ?
Per capire chi è realmente Alessandro Maiorano, ci vorrebbero anni, perchè se lui non è un criminale od un terrorista, come ultimamente ipotizzato dalla Questura di L’Aquila, che ha posto il “SEGRETO DI STATO” sulle indagini e sulle perquisizioni fatte nei suoi confronti, confluite poi in un nulla di fatto, ma effettuate, come ha detto in varie occasioni il Maiorano, senza alcuna autorizzazione della magistratura, chi è allora realmente Alessandro Maiorano?
Molte persone che lo conoscono in modo approfondito, ci hanno parlato di lui come di uno 007, probabilmente anche con “licenza di uccidere”, mentre altre lo considerano un anomalo giustiziere dei nostri tempi, un uomo senza paura, che invece incute paura nei disonesti, e come tutti gli agenti segreti che noi abbiamo imparato a conoscere nel campo della cinematografia, anche Maiorano ha un gran successo con le donne, tanto da vederlo spessissimo pubblicato sui giornali di gossip con stratosferiche bellezze che, con il loro abbigliamento sexy, nulla lasciano all’immaginazione.
Un uomo duro, quindi, Alessandro Maiorano, che ritiene la vendetta l’arma ideale per combattere ed annientare i suoi nemici, e sono in tanti a ritenere il titolo “Il bandito di Firenze” azzeccato per un film che narra storie e retroscena della vita di un uomo che molti descrivono come più crudele e spietato di Renato Vallanzasca, di Felice Maniero, e dei vari pericolosissimi reali protagonisti delle vicende di “Romanzo Criminale, dai quali differisce solo perchè le loro vite sono state filmicamente romanzate per renderle più accattivanti ed avventurose, mentre la vita di Maiorano non ha alcun bisogno di essere “pompata”, perchè i suoi contenuti sono già di per se esplosivi e preoccupanti, tanto da dover richiedere, molto probabilmente, apposite “censure” mirate a contenere la realtà dei fatti, che vedono coinvolti personaggi di primissimo piano della nostra società e del potere politico e finanziario, e primo da tutti Matteo Renzi, con il quale Maiorano ha iniziato una decina di anni fa una battaglia legale e mediatica che ha avuto momenti esplosivi e preoccupanti.
Contattato telefonicamente da vari giornalisti che desideravano avere informazioni sul film che tra breve vedrà la luce, Maiorano ha detto di non poter rivelare nulla, sia sulla sceneggiatura sia sugli interpreti del film, e se lui non si sbilancia più di tanto, vuol sicuramente dire che, oltre a quanto già pubblicato sui suoi quattro libri di grande successo, dai quali trae ispirazione il prodotto filmico, c’è sicuramente tant’altro in ballo, che al momento non conosciamo, ma che lui, abile utilizzatore dei mass-media, intende centellinare, in modo tale da far aumentare l’interesse sul suo per ora segretissimo film.

Gianfranco Marrocchi

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