Elisa Marai, la concept creator

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In un mondo sempre più globalizzato anche le mansioni lavorative devono stare al passo con i tempi, tanto nell’evoluzione delle competenze richieste quanto nel titolo da presentare. Nascono così figure come quella di Elisa Marai, 32 anni, Concept Creator inteso come colei che si occupa di far dei dettagli di un evento il punto focale dell’esperienza in modo da catturare lo spettatore e trasportarlo in una realtà diversa, magica.  Il mondo dell’entertainment è stato quello in cui ha sempre mosso i suoi passi, da ballerina e modella prima e successivamente come Concept Creator polivalente essendo al tempo stesso Art Director, Direction Assistant e Fashion Stylist seguendo numerose serate per alcune delle discoteche più importanti d’Italia e organizzando eventi per profumerie, eventi sportivi e bistrot guidata da un’innata sensibilità verso l’eleganza e un’originale inclinazione verso la creatività.

La tua è una professione quasi nuova in Italia.

Sono una direttrice artistica, una figura poliedrica che crea ed organizza eventi legati all’entertainment. Una professionista a cui piace apporre la firma dell’eleganza e della ricerca maniacale del costume, della musica e del dettaglio. Mi piace che ci si senta parte di un evento esclusivo, in cui il cliente non viene raggiunto per la volgarità, ma per la capacità di stupire.

Cosa serve per essere una Concept Creator?

Innanzi tutto occorre ascoltare l’azienda, comprenderne obiettivi e esigenze, farli propri ed elaborare i concetti da esprimere sviluppando le idee per guadagnarsi fiducia e rispetto.

elisa marai (1)E, magari, un buon bagaglio di esperienze pregresse.

È utile, nel mio caso il mio passato di ballerina e fotomodella ha forgiato il carattere e mi ha offerto importanti spunti artistici. Prima di arrivare a questo ruolo, sono stata assistente alla regia in una Compagnia e mi sono resa conto di avere il carattere di leader. Insomma, dopo essere stata una guerriera impegnata in tante splendide esperienze, mi sono trasformata in condottiera per realizzare qualcosa di particolare.

Ma c’è un altro elemento che contraddistingue Elisa Marai: la danza.

Ho studiato ballo fin da quando avevo 6 anni, mi sono legata ad una Compagnia di ballerini professionisti con cui ho girato l’Italia e l’Europa. Oltre al mio ruolo artistico, mi occupavo di curare le prove tecniche e quelle dei costumi, anche questo ha aiutato a far emergere il mio nuovo lato professionale e lavorativo.

elisa marai (4)Che ti ha portato a…

Collaborare con clienti prestigiosi, per i quali ho curato eventi particolari. Mi piace ricordare lo sviluppo di spettacoli a tema “Dinner Show” presso il Bal Harbour Sardegna, o ancora una serie di eventi presso il Palazzetto dello Sport di Verona durante le partite casalinghe della squadra di volley della Calzedonia, durante le quali riprendendo l’ottica americana abbiamo introdotto mascotte e cheerleader. O, ancora, con la catena di profumerie Griff’i abbiamo sviluppato eventi a tema. Insomma, tantissime azioni messe in atto con successo nel riscontro del pubblico.

Nel tuo curriculum figurano anche consulenze con discoteche…

Mi sono occupata della direzione artistica di serate nei locali proponendo soluzioni personalizzate per l’intrattenimento e l’animazione. Ho uno splendido rapporto con il gruppo Billionaire, mentre con la “famiglia” Papeete ho curato la gestione della loro linea di abbigliamento a seguito della nuova collaborazione con il marchio Tezuk.

elisa marai (2)La tua firma è l’eleganza.

Eleganza etimologicamente vuol dire saper scegliere, compiere una scelta ben precisa, che è quella di perseguire un proprio ideale di bello che non viene urlato ma ricordato. È questa la differenza netta con la volgarità che colpisce ma non rimane. Ho avuto la fortuna di collaborare con realtà come Rizzato Calzature, Walmode e Kajak dove il leitmotiv è l’eleganza e tuttora proseguo su questo percorso.

Quanto è difficile per una donna questo lavoro?

Tanto, perché purtroppo non è sempre facile imporsi per le proprie idee. Al contrario, la mente di una donna ha una sensibilità diversa da quella dell’uomo. Per cui, se il cliente si affida a te con fiducia e credendo nelle tue capacità, si apre davvero la possibilità di costruire qualcosa di unico.

Il tuo passato, in qualche modo, ritorna sempre.

Ha plasmato il 90% del mio carattere, è normale che sia così. Ho tanti sogni da realizzare, la tenacia farà la differenza.

Un sogno… ad esempio?

I parchi divertimento. Vorrei cambiare il modo in cui si arriva a trasmettere il concetto di divertimento al cliente. Le emozioni non possono essere standardizzate per non perdere l’impatto finale e sono fermamente convinta che ci siano molti altri modi di arrivare al pubblico che mai come in questo periodo storico ha bisogno di evadere e volare con la fantasia.

Luca Fina

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