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JOY, DALLA GIURISPRUDENZA ALLA FOTOGRAFIA… IN UN ISTANTE!

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Prima ancora della sua immagine, di Joy colpisce la testa e il carattere. Determinata, ambiziosa, abituata a far parlare i fatti. Ha appena 22 anni, ma le idee in testa le ha chiarissime. Innanzitutto, dopo essersi diplomata al Liceo Classico, si è sono iscritta a Giurisprudenza all’università di Modena e Reggio Emilia col sogno di lavorare nel campo del Diritto. Ai libri dedica tempo, studio, passione, sacrificio. E già questo non è da tutte. Poi, c’è il lato immagine. Da qualche tempo si è riavvicinata al mondo della fotografia e il suo desiderio è quello di sperimentare e buttarsi. I punti fermi sono classe ed eleganza, uniti ad un pizzico di sana femminilità. Per il resto, Joy sfida ogni giudizio e ogni pregiudizio, la fotografia l’ha aiutata nel suo percorso di vita ed ora le appare una fedele compagna di viaggio per lei che è cresciuta fra Firenze, Milano, Venezia e Reggio Emilia, è sempre stata abituata a spostarsi e si è innamorata ben presto di tutto ciò che è esteticamente bello.

Come inizia la tua avventura in campo fotografico?

Sin da quando ero piccola sono sempre stata molto fotogenica, infatti moltissimi fotografi e agenzie avevano contattato i miei genitori per farmi iniziare la carriera da modella. Sono cresciuta in una famiglia in cui lo studio e la carriera sono sempre stati messi in primo piano. Mio padre mi ripeteva sempre che se avessi reputato opportuno avrei potuto iniziare a fare qualche scatto dopo aver conseguito al diploma. Parole dette per proteggermi, ora che ho quasi 22 anni sto capendo sempre di più il loro punto di vista. Proprio papà è sempre stato il primo a ripetermi che dovrei iscrivermi a concorsi di bellezza e quando mi arrivano le foto dei servizi fotografici… si emoziona tantissimo ogni volta.

Eppure, il tuo percorso con la fotografia è stato un filo rosso al quale aggrapparsi.

Per tutta la vita ho sempre saputo che la fotografia avrebbe fatto parte della mia vita in un qualche modo. A volte nella vita, ci sono momenti in cui pensi di aver raggiunto il fondo e non sai come rialzarti.  Ti senti in trappola. In un buco nero. Ho iniziato a fare servizi fotografici inizialmente per gioco, ma adesso lentamente sta diventando un lavoro. Mi ha aiutato a riacquisire sicurezza in me stessa e ad avere un’immagine sempre più chiara di chi sono. Ho coltivato questa passione in modo più strutturato ormai da un anno, in un momento in cui ero appena uscita da un periodo complesso sia a livello psicologico che fisico.

Ed oggi, sei soddisfatta di questa scelta.

Ogni servizio è unico a modo suo e ogni volta, alla fine del lavoro mi porto a casa sempre qualcosa di nuovo. Durante il mio primo servizio fotografico, nonostante il calore delle persone con cui lavoravo e il provare a mettermi a mio agio, avevo tantissima paura. Non mi sentivo bene con il mio corpo, nonostante ricevessi moltissimi complimenti. Non ho mai avuto un bellissimo rapporto col mio fisico e a volte mi portavo ad odiarlo. Dopo quel servizio, però è scattato qualcosa dentro di me.

Rivederti, ti ha aiutata a capirti e ad apprezzarti.

Ho iniziato a capire che la bellezza sta sia dentro che fuori e che molti fotografi ti scelgono sulla base di come sei soprattutto caratterialmente. L’esperienza che mi ha fatto uscire dal mio guscio è di qualche mese fa. Alla fine di quel servizio guardai il fotografo e gli dissi che ero pronta a dare l’esame di Diritto penale… tanta era l’autostima che mi aveva dato. Il momento più bello della mia carriera è stato quello di realizzare una serie di foto per raccogliere soldi per i profughi Ucraini. Sono una persona a cui piace dare molto e aiutare il prossimo e quando mi è stata proposta questa opportunità ho accettato subito.

Insomma, devi molto al mondo fotografico.

La fotografia mi ha riportato alla ragazza che ero prima del 2017. Sono tornata Joy. Sono tornata ad essere quella ragazza che crede nella positività, che vive col sorriso, che ama la vita, che si accetta per quello che è. Mi ha tolto la paura di essere giudicata, di non essere apprezzata, ma soprattutto di mettermi in gioco. Tutti siamo belli a modo nostro. Continuo a mettermi in gioco, e a mettermi in posa, perché questo mi fa stare bene. Dopo uno shooting torno sempre a casa ancora più felice di prima e vedere le foto mi emoziona.

E se la fotografia aprisse… nuove porte?

Il mondo dello spettacolo è un mondo molto contorto, che dà e che toglie. Vedo moltissime ragazze diventare famose attraverso atteggiamenti sbagliati: per un pugno di followers si fa di tutto. Siamo davvero scesi così in basso? Facendo la steward allo stadio, ho avuto la conferma che tutto quello che si vede in televisione è da parametrare con la vita reale. Ho incontrato mogli e fidanzate di calciatori famosi: tutte, dalla prima all’ultima, oltre ad essere donne e ragazze bellissime, di carattere sono meravigliose. Molte di loro le avevo viste su instagram e ne ho sempre avuto una concezione negativa, ma quando le ho viste dal vivo ho cambiato subito opinione. Sembravano le classiche ragazze della porta accanto, è stato stupendo!

Che rapporto hai col mondo dei social?

Ho iniziato a usare i social a 12 anni, ma non sono mai stata una grande appassionata, motivo per cui non mi sono mai reputata una influencer. Ho un profilo Facebook che uso per rimanere in contatto con la mia famiglia e i miei amici negli Stati Uniti. Il mio profilo instagram lo vedo come un diario dove raccontare la mia vita di tutti i giorni, le mie avventure in facoltà e il mio lavoro. In generale, sui social mi piace far vedere la mia vita di tutti i giorni senza filtri. Le mie storie vanno da un caffè preso con le compagne di università a backstage di servizi fotografici. Mi piace seguire persone che mi danno ispirazione.

Chi ti dà questo senso di ispirazione?

I miei modelli sono sicuramente donne che oltre ad essere belle, hanno un carattere forte; a volte le mie fonti di ispirazioni sono le mie stesse amiche, che condividono la loro quotidianità o addirittura argomenti reputati tabù. Mi infastidiscono quei profili che hanno tantissimi followers, ma condividono poco e niente. Seguo qualcuno che mi dà qualcosa, che mi porta qualche contenuto, che mi ispira ad essere una versione migliore di me.

Chi è Joy nel quotidiano?

Sono una ragazza molto estroversa e ho un carattere che si fa notare subito. Il mio abbigliamento varia a seconda di quello che devo fare. In università mi piace optare per un vestito e stivali col tacco. La sera, vestito attillato e tacchi. In spiaggia, dipende dal mood di quel giorno. Ciò che mi differenzia dalle altre ragazze è la mia unicità. Il mio sapermi differenziare in maniera positiva.

Che progetti vuoi realizzare?

Per adesso bolle in pentola l’idea di iscrivermi a Miss Italia, terminare gli esami del quarto anno e iniziare a scrivere la tesi! Tra 10 anni mi vedo a fare l’avvocato negli Stati Uniti con specializzazione in diritto miliare… e chi lo sa, forse anche con una famiglia!

Luca Fina

 

CONTATTI SOCIAL
@joy_bassoli

CREDITS FOTOGRAFICI

Ph. Anthony Razzini Fotografia

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