Al Teatro Arena del Sole di Bologna il 22 e il 23 dicembre 2016
A Quattrocento anni dalla morte del Bardo la Compagnia bolognese Teatrino Giullare mette in scena un Romeo and Juliet volutamente artefatto. Un’Arena del Sole gremita e in atmosfera pre-natalizia, il suo chiarore caldo e accogliente il 22 e 23 Dicembre scorsi hanno accolto questa prima assoluta in cui tutto si fa talmente finzione che i cinque atti – come ne “Il Servo di scena” di Peter Yates – si svolgono dentro e fuori le pareti di un camerino. Lo spettacolo suggerisce con ogni mezzo, persino cipria e parrucche, l’intento di non essere vero, squarcia il velo di Maya e si palesa costruito – come poteva essere al tempo di Shakespeare – con giochi di specchi e riflessi, con voci calde di un tempo passato distorte dalle maschere che diventano di volta in volta balia o frate, mamma o papà Capuleti. La Regina Mab è una piccola luce, pupazzi a misura d’uomo sono Mercuzio e Tebaldo a seconda della scena, Benvolio è addirittura un fischio: ogni personaggio indossa o è maschera, tranne quando chi è al centro dell’azione sono i due amanti di Verona, entrambi sempre a volto scoperto.
Solo due attori sul palco personificano tutti i ruoli – lavoro arduo! – alcuni dei quali assenti ma raccontati e l’artificialità di questo testo, la meno nota e più corta “versione Q1”, non si smentisce neanche durante la scena del balcone o quella dell’unica notte assieme, entrambe sfacciatamente artificiose, quasi da marionetta. La tragicommedia presentata dal pluripremiato Teatrino Giullare ha un ritmo incalzante e cadenzato dal suono di un’orchestrina di violino, chitarra, arpa, violoncello e tromba che scandiscono i momenti dell’opera e danno vivacità al tessuto meta teatrale: questa è una lettura originale dell’opera che non si sforza di sembrare vera neanche un po’… è vera solo al momento degli applausi!
Chiara Cataldo
Romeo e Giulietta di William Shakespeare
Traduzione Silvia Bigliazzi
Interpretato e diretto da Teatrino Giullare
Una produzione teatrino Giullare
Commissionata e Coprodotta dall’Università degli Studi di Verona
Realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna