L’enigma dell’assassinio di un nobile inglese nel grottesco e surreale giallo gotico d’una villa nella brughiera in CHE DISASTRO DI COMMEDIA

Data:

Fino al 15 gennaio 2017 al Teatro Greco di Roma

Non c’è che dire: gli Albionici d’oltre manica hanno un umorismo smaliziato e flemmatico, scanzonato e paradossale che li porta a ridere pure delle loro disavventure e dei testi teatrali così complessi, intrecciati e farseschi da non avere un chiaro senso logico, ma reggersi soprattutto sul disarmante controsenso degli eventi. Questo v’è confermato dal successo che sta riportando non solo in patria, bensì anche in altre capitali europee il lavoro giallo “thriller”, con suspense ininterrotta e continui colpi di scena CHE DISASTRO DI COMMEDIA, scritta da 3 coautori: H. Lewis, J.Sayer ed H. Shields in cui tutto ruota, sull’uccisione di Charles un facoltoso possidente, tenutario, della villa Harvsham nella campagna Londinese. Non si sa per quale motivo sia stato fatto fuori e su questo deve indagare il commissario impersonato con sussiego e cipiglio di forte sicurezza da L. Basile, mentre gli altri personaggi che ruotano intorno a lui sono:il maggiordomo Perkins, reso con grande e disinvolto istrionismo salace da G. Ramazzotti, la bionda sorella di Thomas,amico del padrone del cottage,incarnato con viva immedesimazione da G.Pignotta, che è Clarence soggetta a turbamenti e svenimenti per gli imprevisti colpi di scena a ripetizione della piece. Ella, nei cui panni, si destreggia con avvenenza Viviana Colais, tradiva con spudorata infedeltà il fidanzato col fratello, cercando di simulare la sua falsità e doppio gioco. La commedia si caratterizza per le battute gridate, strampalate non avendo un preciso nesso e contesto di fatti da chiarire ed approfondire,tanto che la direttrice di scena che legge il copione intrica e confonde ancor più l’evolversi della vicenda, mentre i personaggi entrano ed escono dal palcoscenico senza un ritmo ed ordine conseguente e la scena è costruita in maniera talmente effimera ed instabile che cade a pezzi sugli attori o s’inclina e piega talmente da rendere il tutto comico e suggestivo per gli effetti stucchevoli che si registrano davanti al pubblico allibito e divertito da questo inconsueto spettacolo che riserva un imprevisto e sconcertante epilogo. Regista di codesta strabiliante,promossa in Italia da G.Ramazzotti, è Mark Bell che dal poco inverosimile del copione con assurda trama ha tratto uno spassoso lavoro che ha vinto il “premio Oliver”, a Londra nel 2015 e “Molière” a Parigi nel 2016 quale miglior commedia. Si replica al teatro GRECO del quartiere Vescovio fino al15/01/017 con le scene cedevoli che sono di Nigel Hook.

Susanna Donatelli

di Henry Lewis, Jonathan Sayer e Henry Shields
di:
Henry Lewis
Jonathan Sayer
Henry Shields
traduzione:
Enrico Luttman
regia di:
Mark Bell

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