L’Avvocato Carlo Taormina sul caso della bambina scomparsa a Firenze

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Si pubblicano le parole di Carlo Taormina, espresse tramite un recente post su Facebook:

“Sento il dovere e la necessità di comunicare che Alessandro Maiorano, cittadino di Firenze, mi ha svelato di aver avuto un importante contatto con una persona vicinissima alla mamma della piccola Kata, la bimba scomparsa a Firenze, e che le forze dell’ordine non riescono a trovare. Il contatto di Maiorano ha fatto conoscere le ragioni per le quali la bimba è stata sequestrata e il luogo in cui si trova. In questo contesto, con un marchingegno è stato possibile ottenere la sua localizzazione, che Maiorano conosce.

Naturalmente, tutto deve essere riscontrato, ma intendo far conoscere, a cagione della mia indignazione, di aver telefonicamente contattato il pubblico ministero Tescaroli ricevendo dalla segretaria, alla quale avevo precisato la ragione della mia chiamata, l’invito a scrivere una mail (sic!) e la comunicazione, anche non proprio educata, che Tescaroli era occupato e non poteva parlarmi. Non è finita qui, perché, per senso di responsabilità, ho mandato la mail e Tescaroli mi ha fatto contattare, bontà sua, da un colonnello dei carabinieri al quale ho comunicato il nome della mia fonte fornendo il numero di telefono. Allo stato attuale, la mia fonte non è stata contattata da nessuno, cioè la fonte che potrebbe essere in grado di dire dove si trovi ora la bimba non è stata nemmeno presa in considerazione. Nel segnalare il complesso dei comportamenti ora descritti alle autorità di controllo, dal procuratore della Repubblica di Firenze al ministro Nordio, nonché ai vertici dell’arma dei carabinieri, faccio presente che la circostanza che la mia fonte, Alessandro Maiorano, persona particolarmente invisa alla magistratura Fiorentina e da Tescaroli rinviata a giudizio per aver diffamato Matteo Renzi, non deve poter significare che non si debbano prendere in considerazione le sue informazioni provenienti dall’interno ed anzi dall’intimo del contesto personale in cui si è verificata la scomodarsi della bimba. Mi permetto di segnalare la pericolosità del comportamento omissivo delle autorità preposte dalle quali potrebbe ricadere la responsabilità del peggio. Che il ministro Nordio intervenga nei confronti della magistratura operante nello specifico. Che il ministro Piantadosi e i vertici dell’Arma facciano il loro dovere! Questo Paese diventa sempre meno credibile! Noi, però, sappiamo cosa fare per il bene supremo della vita di questa bimba, che ben può essere salvata.”

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