Quanto sarebbe bello se l’uso corretto della grammatica italiana cessasse di essere solo una “mania“ dei linguisti e si diffondesse il più possibile? Sarebbe fantastico, ecco perché, qui di seguito vi elenchiamo i 17 errori grammaticali più frequenti, che purtroppo, chiunque di noi può leggere ogni giorno in qualsiasi sito internet o in qualsiasi social network; vediamo quali sono:
- “Qual è” non si apostrofa, perché rappresenta un troncamento e non un’elisione.
- Si scrive sono d’accordo, e non sono daccordo..
- Ne voglio un po’si scrive con l’apostrofo, pò non ha nessun significato e il fiume si scrive Po. Po’ è l’abbreviazione della parola “poco”, l’apostrofo in questo caso è una troncatura.
- I puntini di sospensione sono
- Dopo ogni segno di punteggiatura si inserisce lo spazio. Dopo il punto si usa la lettera maiuscola.
- “Su qui e su qua l’accento non va, su lì e su là l’accento ci va.”
- “Va” non si accenta mai.
- “Sì” come particella affermativa si accenta sempre.
- “Apposto“ è la forma del participio passato del verbo apporre (es.: “Ho apposto la mia firma per la petizione”).
- Se vogliamo intendere “tutto in ordine”. Se invece dobbiamo dire “L’ho fatto apposta” ricordatevi che non si scrive “a posta” staccato come spesso, purtroppo, si legge nei social network.
- “Sta” (si sta bene) e “fa” (mi fa male) non vogliono l’accento.
- “Affianco” è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo affiancare. Per esprimere qualcosa che è al lato di qualcosa, si scrive “a fianco”.
- “Uscire” è un verbo intransitivo per cui non regge il complemento oggetto. In parole semplici, non puoi “uscire le cose dalla borsa”, ma puoi uscire da un ingorgo o uscire con Lucia.
- Si scrive “A parte tutto” e non “Apparte tutto”.
- Non è affatto elegante usare la k al posto del ch.
- “Accelerare” si scrive con una sola elle.
- Che dire di coloro che scrivono “c’’è la posso fare” anziché “ce la posso fare”?
Una frase scritta in italiano corretto, oltre ad essere più bella e comprensibile, è anche un ottimo “biglietto da visita”, cioè, qualcosa che contribuisce dare un’immagine migliore della persona che la scrive.
La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.