Incantevole performance di ELENA BONELLI con le canzoni di BERTOLD BRECHT ispirate ai fatti di cronaca

Data:

Al Teatro dell’Angelo di Roma, fino al 26 marzo 2017

La talentuosa cantante Elena Bonelli anima della Roma contemporanea, che ogni anno organizza la serata dedicata alla celebrazione dei motivi canori più suggestivi legati alla capitale, si sta esibendo in questi giorni, sotto la supervisione registica di Marco Mattolini, al teatro in Prati con uno spettacolo brillante ed intelligente dettato dalla riflessione sulla Germania degli anni 40’ e sulle drammatiche vicende socio-economiche e civili del presente, dominato dal populismo e dal terrorismo fanatico integralista. Autore di base della sua magnifica prestazione è quel famoso scrittore e lirico teutonico che per sottrarsi al regime nazista,fu costretto a rifugiarsi in America,lasciando figure indimenticabili, come quelle di Arturo Viemikimessener con “L’opera da tre soldi”, ed un repertorio di canzoni che illustri cantanti come Ute Lemper e Milva hanno fatto trionfare ovunque. Le sue ammonizioni,didascalie,denunce politiche erano non solo pragmatiche, ma pure profetiche nella misura in cui si possono adattare alle notizie di cronaca dei quotidiani  di  oggi, disseminati in ordine sparso e confuso sul tavolo che ingombra la scena. Si va dai migranti, come gli ebrei d’allora ed a tal proposito vedasi la moglie del dottor Fritz che saluta i più stretti congiunti al telefono prima di partire per l’America, ai clandestini e profughi che annegano nel mediterraneo, alle vittime dell’Isis, o agli assassinati nei campus americani per la facilità di comprare e possedere armi, alle donne oggetto di stupri ed ai diritti negati alle varie minoranze come ai portatori di menomazioni fisiche, tutto riassumibile in un profondo e toccante valore civile ed epico ancora in gran parte misconosciuto. Lo show è nato la scorsa stagione per il festival di Todi senza tanti orpelli e frivolezze,limitandosi unicamente a titoli o “catenacci” di mass-media riportati sullo sfondo del palcoscenico, così da costituire una vibrante silloge di giudizi e pensieri che provocano forti tensioni emotive ed intense pulsioni sentimentali fino alle lacrime. A rendere più palpitante e sublime lo spettacolo provvedono le note pianistiche suonate da Cinzia Gangarella, che fanno risaltare la passione e struggente esecuzione vocale della bruna Elena.Ricordiamo che lei, per volontà dello scomparso presidente della Repubblica C. A. Ciampi è cantante ufficiale del nostro inno nazionale tornato di moda.Alla sua esibizione era presente l’ambasciatore del Pakistan, Paese del premio Nobel della pace Malala, simbolo dei pari diritti delle donne. Il lavoro è in cartellone al teatro dell’angelo fino a domenica 26 marzo 2017.

Susanna Donatelli

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