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LEGA PRO-GIRONE A . Il ritrovato ardore agonistico e l’innovazioni tecniche consentono alla racing di piegare di rigore l’OLBIA del deluso Tiribocchi (2-1)

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Decidono le perfette esecuzioni dei calci piazzati – infortunio a Pisani

IL cambiamento alla guida tecnica della Racing Roma terza squadra della capitale dopo l’onorevole sconfitta del “Porta Elisa” di Lucca su cui i Romani hanno recriminato per un rigore non dato con il risultato ancora in bilico, comincia a dare i suoi frutti. La squadra contro i neri dell’Olbia è parsa rinata con tanta “birra in corpo” e voglia d’aggiudicarsi l’intera posta in palio per sperare fino al termine del campionato di farcela ad andare ai “playout”.  D’altronde non si può che dare il massimo punti sull’onore ed orgoglio, confidando nelle disgrazie altrui, come in serie A si augura il Crotone a proposito dell’Empoli,dopo la clamorosa affermazione sull’Inter. Dunque Vastola e compagni, al punto in cui siamo arrivati, non hanno nulla da perdere in seguito alle battute d’arresto con il Pro piacenza e la Lucchese; la loro sorte era praticamente segnata, mentre l’undici sardo di Tiribocchi in caduta libera da dodici settimane, con un unico punto al Nespoli nella partita con il Como, doveva fare la sua parte per uscire dai bassifondi della classifica e non essere risucchiata negli spareggi per evitare la seconda retrocessione. Mister Tiribocchi,sapendo bene ciò, ha schierato la sua formazione a viso aperto, con il modulo del 3-5-2 a specchio della Racing,lasciando in avanti Ragazzu e Kuko,mentre Geroni, Murgia, Pisano, Feola e Benedicic, presidiavano il centrocampo con Geroni e Murgia sulle fasce per contrare i cursori della Racing e cercare di impostare le triangolazioni di rimessa,dopo che capitan Dametto,con una fascia dura alla testa per un fortuito scontro con De SOUSA analogamente bendato, liberava la sua area e ricuciva i collegamenti con i reparti.La compagine di Mattei era tuttavia più spumeggiante e veloce,caparbia nei contrasti e Massimo con Ricciardi e Corticchia erano più lucidi e precisi nei passaggi,giovandosi dell’ausilio di Bigoni e Caldore in interdizione e come “portatori d’acqua” per rifornimenti continui dalle verticalizzazioni laterali,favorite da un terreno apparso finalmente stavolta quasi in buono stato per il manto erboso.Il nuovo trainer aveva tolto Paparusso e D’attilio, oltre allo squalificato per due turni Ungaro, per i più freschi in funzione di spola e propulsione offensiva Massimo pienamente recuperato e Selvaggio, mentre dietro in marcatura s’affidava esplicitamente a Macellari. Le retrovie locali erano ben presidiate dall’esperto libero VASTOLA, che tamponava qualche falla procurata dai colleghi arretrati e ripartiva di sclancio all’attacco dove erano assai vivaci le punte De Sousa e Majtan. Saranno proprio loro due a decidere nei novanta minuti l’esito della gara,che nel primo tempo registrava solo alcune opportunità per entrambe le contendenti su improvvise folate offensive più che per manovre ordinate o su tiri dalla bandierina del corner per incertezze in elevazione dei bianchi di casa.Al 19° Gerioni mandava alto di testa e poi al 25° Ricciardi, tornato in grande spolvero dopo l’opaca prestazione come gli altri contro il Pro piacenza, calciava da par suo una punizione dalla tre quarti destra, con quella perizia balistica già osservata contro il Giana Erminio autentica squadra rivelazione del campionato, che ieri ha fermato in Etruria pure L’Arezzo e s’è confermata “gastiga grandi”: la sua potente saetta a rientrare all’incrocio dei pali sinistro bucava il portiere Ricci lanciatosi forse in ritardo. Il tiro da fermo era comunque forte e preciso per essere afferrato. La reazione degli ospiti era spuntata sterile ed approssimativa, dovendo attendere il 43° per annotare una punizione dal limite di Gerioni parata da Rejnholds, che poi allo scadere del primo tempo contrava in uscita Feola, lesto ad approfittare di una distrazione della difesa gialloverde; la sfera s’impennava oltre la traversa,facendo palpitare i tifosi quiriti, mentre Tiribocchi, richiamato verbalmente dal fischietto triestino Marini ben assistito dai siciliani orientali De Pasquale e Conti di Barcellona Pozzo di Gotto ed Acireale, rimaneva esterefatto e camminava in silenzio nella sua area tecnica,meditando sulle misure d’adottare per rimediare alla situazione. Così nella ripresa sostituiva Benedicic con Muroni e sempre nei dieci minuti Murgia con Cossu, il più anziano dei suoi, che ad eccezione di Gerioni, Pisano e kouko sono tutti classe ’90; il subentrante ex calciatore del Cagliari mostrava un’eccellente visione di gioco ed agilità sgusciante sulle fasce,che procuravano il panico sulle linee verticali della Racing che denotava apprensione ed insicurezza sulle aperture triangolari i dribbling ed i cross dai calci d’angolo, su cui Gerioni e compagni svettavano meglio. Pericoli concreti però gli ospiti non ne costruivano per mancanza di schemi risolutivi, confusione in zona conclusiva ed in quanto il buon Kouko era troppo solo e maldestro nel tiro. Erano invece più incisive nei contropiedi, tanto che al 48° Majtan schiacciava ancora una volta alto un cross di Vastola da sinistra ed a seguire De SOUSA davanti alla porta di Ricci deviava male d’esterno sul fondo un traversore da destra di Massimo.Purtroppo l’ex attaccante di serie A Tiribocchi al 60° perdeva Pisano, uscita in barella tra gli applausi dello sportivissimo pubblico romano ,per infortunio alla caviglia sinistra, ma davanti c’era più dinamismo rispetto a prima grazie all’intraprendenza del velenoso Cossu andato in appoggio a KOUKO. Il coach Mattei, la cui panchina per scaramanzia è ora a sinistra della tribuna centrale rispetto all’epoca Giannichedda, capiva di correre rischi e perciò inseriva energica vitalità con Pollace in filtro a centrocampo per Selvaggio ed infatti poco dopo sul traversone di COSSU la palla attraversava paurosamente tutto lo specchio della porta di Reinholds, per poi alzare Ragazzu di testa sulla traversa da buona posizione. Tali imprecisi campanelli d’allarme procurati dal complesso della città di Golfo Aranci testimoniavano il disunirsi alla distanza della Racing per il dispendio di forze ed il timore di sprecare quanto realizzato, di commettere una ennesima disattenzione fatale.Il più preoccupato ed emotivo era Reinholds che palesava incertezze nelle uscite nonostante i suoi due metri d’altezza,come era capitato ad Alessandria sulla prima rete subita; tale ambascia psicologica s’evidenziava al 77° allorché su corner da sinistra abbrancava la sfera e poi se la faceva sfuggire.Senza starci a pensare,non trovava altro di meglio che combinare puerilmente una bella frittata:atterrava,agganciandola per le gambe Kouko, venendo sanzionato con l’ammonizione ed il penalty, che lo stesso straniero di colore trasformava spiazzandolo alla sua destra. L’Olbia non faceva in tempo a gioire e riposizionarsi sul terreno di gioco che la Racing la tramortiva con la legge del contrappasso, colpendola a caldo di rimessa con la complicità più smaccata e beffarda del terzino Pinna, che su cross da destra affondava ingenuamente Maytan appostato davanti a Ricci. Per l’equa distribuzione della giustizia calcistica il direttore di gara alabardato non poteva esimersi dal decretare il secondo rigore nel giro di pochi minuti,esibendo il cartellino giallo pure allo sventato giocatore ventenne. Il cecchino De Sousa,giunta alla sua 14°rete,fulminava sulla destra Ricci, come già è avvenuto contro il Como; da lì Mattei  rilanciava i suoi all’attacco alternando Corticchia con Calabrese ed i frustrati isolani erano troppo disillusi ed amareggiati per gettarsi all’arrembaggio e recuperare il risultato al loro platonico vantaggio restavano solo i cinque corner a due in una sfida estremamente corretta malgrado l’importanza della posta in palio, che aveva visto ammoniti per scorrettezze, oltre ai due già citati, Pinna avrebbe del resto meritato il più grave cartellino rosso per aver impedito una chiara occasione da goal, Maitan e MURGIA. Con questa vittoria, in uno splendido pomeriggio di sole, la Racing s’è portata a tre punti dalla lupa roma sconfitta di misura allo Zini di Cremona, con la squadra di Tesser che, dopo le battute d’arresto di Piacenza e Pistoia più i pareggi interni con la CARRARESE ed il Pontedera, sembrava aver ceduto lo scettro all’ALESSANDRIA, che invece con il duplice  passo falso interno contro il Giana Erminio ed il Prato, ha rimesso tutto in gioco:con un solo punto di distacco tra le prime due è l’unico girone interessante ed avvincente. Gli altri due sono già al 90° del Venezia il B e del foggia il C. Giovedì santo altri responsi determinanti per le cinque giornate finali e per la lupa Roma al GALLI di Tivoli contro l’Arezzo e la Racing Roma a Casal del marmo contro il piacenza saranno partite sulla carta  proibitiva ma gli Emiliani ultimamente piazzati per i playoff e vincitori del derby contro il PRO piacenza con un perentorio 4 a zero sembrano attualmente più in forma dell’arezzo e vorranno vendicare la batosta dell’andata in cui l’OGLIO segnò incredibilmente una tripletta. Le prime due della classe saranno impegnate in ardue trasferte:la capolista Alessandria giocherà a Viterbo, reduce dal pareggio al Carrara, mentre la Cremonese sarà a Prato  forte del punto preso inaspettatamente al Moccagatta in Piemonte alla leader. Staremo a vedere gli esiti dei vari stadi.

Dopo gara Racing Roma-Olbia

Esonerato Tiribocchi che torna all’UNDER 17. Mattei: “Una vittoria di carattere che alimenta la nostra speranza di salvezza”.

Negli spogliatoi al termine degli incontri tra due delle formazioni pericolanti nel girone A della LEGA PRO si respira un clima nettamente opposto a quello di dieci giorni fa contro il Pro Piacenza: in questa circostanza è l’ambiente ospite ad essere tirato, teso ed esasperato come morale, con lo stanzone riservato alla squadra che rimane a lungo ermeticamente chiuso. L’allenatore Simone Tiribocchi, nativo di FIUMICINO, vecchio attaccante centrale di sfondamento delle tre serie professionistiche,ricordiamo la sua militanza nella Reggiana, Savoia, Lecce, per la C,Vicenza e Pro Vercelli per la B, Atalanta, Torino e Chievo per la A, in cui realizzò fantastiche reti sia di testa che di piede, ci fa prima sapere dopo un po’ di tempo che sarebbe arrivato in SALA STAMPA, ma sono poi i dirigenti isolani a fargli cambiare idea comunicandogli che il suo incarico di mister del complesso, a cui era stato preposto il 5 marzo, è scaduto per mancanza di fiducia visti i risultati negativi collezionati e che è stato riportato alla guida delle giovanili. Siamo altresì informati che il suo posto sarà preso da Bernardo Mereu e che intanto la formazione per punizione e maggiore privacy, è in silenzio stampa. Potremmo dire che, come per Giannichedda della Racing, avevamo colto nel segno, solo anticipandone di una partita la defenestrazione. Chi invece è entusiasta, avendo visto premiati i suoi sforzi iniziali di cambiare lo stato d’animo dei calciatori a sua disposizione ed a portare qualche miglioramento ai loro schemi di gioco,e il novello trainer dei locali Mattei, che viene ad incontrare i giornalisti per la sua prima intervista ufficiale. Egli esprime così il suo giudizio sull’incontro testè conclusosi ed un commento sul collettivo che deve far lievitare come rendimento e concentrazione mentale: “Ho osservato una maiuscola reazione di carattere dei miei ragazzi dopo la sconfitta infrasettimanale di Lucca, su cui hanno pesato pure alcune decisioni arbitrali come la mancata concessione d’un rigore. Nel primo tempo abbiamo giocato a buon ritmo e siamo passati in vantaggio con una splendida punizione di Ricciardi, lasciando poco agli ospiti, che solo nella parte centrale della ripresa ci hanno messo un po’ in difficoltà con l’innesto di Cossu ben affiancato da KUKO, Ragazzu, Geroni e Feola. Perciò per rinforzare la mediana in copertura ho sostituito Selvaggio che risentiva di un infortunio muscolare con Pollace e la saggezza tattica dell’anziano sportivamente parlando Vastola come cerniera difensiva. Peccato che il portiere Reinholds oggi sentisse più degli altri il peso psicologico della partita e non sia stato quindi all’altezza del suo stato normale di forma, commettendo qualche errore nella presa aerea e specialmente la leggerezza non da lui del rigore. Per fortuna ci siamo riportati quasi subito in vantaggio con l’ottima triangolazione su cui Maitan eccellente la sua prestazione sempre mobile e scattante con acuto fiuto del goal, è stato bravo a costringere il difensore al plateale fallo, permettendo al nostro bomber DE Sousadi sciorinare un’altra perfetta esecuzione dal dischetto ed arricchire la sua quota in doppia cifra di marcature.Poi abbiamo chiuso in bellezza,controllando le operazioni con l’ingresso del lucido Maestrelli, operativo a tutto campo in fase di costruzione offensiva, per lo stanco Corticchia.Adesso con un po’ più d’euforia, speranza per i playout e fiducia nei nostri mezzi, ci prepareremo per la battaglia agonistica di giovedi contro il brillante Piacenza piazzato nelle prime posizioni della classifica ma che sorprendentemente battemmo già all’andata. Chissà che l’exploit non possa ripetersi ma forse è troppo tardi per salvarsi. Tuttavia bisogna impegnarsi intensamente fino in fondo per non avere rimpianti ed archiviare la stagione con onore”.

Giancarlo Lungarini

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