Al Teatro Marconi di Roma, fino al 6 di agosto 2017

Uno dei generi sonori più caratteristici e stimolanti per la gente; per la gioia, la dinamica energia vitale che scatena, la felicità ed il contenuto sentimentale,spirituale e ricco di valori che contiene e trasmette entusiasticamente, è il Gospel. Noi fino ad oggi l’apprezzavamo nella rassegna americana”ad hoc”all’auditorio parco della musica,mentre ora c’è stata data l’occasione d’ascoltarlo nelle serate dell’estate romana al festival Marconi, che ha sostituito fino al 6 agosto la consueta rassegna estiva al fontanone del gianicolo, puntando su due appuntamenti quotidiani: alle 21,00 solpalco esterno ed alle 21,15 su quello interno. Qui venerdi 7,alle 21,15 s’è esibito il gruppo capitolino: The amazing grace gospel choir, diretto dallo StatunitenseTimothy Martin con la sua orchestra che ha recuperato il repertorio classico e moderno nella traduzione Afro-Americana per 34 elementi del suo ensemble, in cui spiccava il biondo e bruno mediterraneo con una sola ragazza di colore.Hanno cantato alcuni celebri pezzi,come: ”Oh happy day”, “Gerico”, ”All saints go marching on”;lasciando poi spazio a qualche”assolo” di giovani vivaci e predominanti per la loro  ugola, con un Martin che con le sue esecuzioni ha estasiato la platea.Numerosi bis sono stati richiesti “all’amazing grace  gospel choir” fondato agli inizi della seconda decade del XXI° secolo,che ha riscosso consensi ovunque e nel 2014 ha celebrato negli USA con un suo spettacolo la giornata del Ringraziamento il secondo sabato d’ottobre. Domenica vi sarà un lavoro dedicato alla figura comica di C. CHAPLIN con L. Pizzurro e lunedi l’analisi della crisi socio-finanziaria con il potere del sistema pubblico-privato in “Gangbank” di Gianluigi Paragone.

Susanna Donatelli