Rayka Savciuc, dal Chiambretti Night a…

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Con le gambe che ha – lunghe, lunghissime, praticamente interminabili – avrebbe potuto entrare nel mondo della moda e della fotografia guardando tutti dall’alto al basso. Ma Rayka Savciuc, fortuna sua, non è quel genere di ragazza. All’apparenza ha sempre messo davanti il cervello, la voglia di emergere, il desiderio di mantenere la sua riservatezza. Eppure, oggi che di anni ne ha 33, il suo curriculum parla di pubblicità in tv, sfilate di moda in alcune delle ville più belle d’Italia, shooting con tanti artisti della fotografia e una comparsa tutt’altro che inosservata al Chiambretti Night Show. Insomma, per lei che proviene dalla Moldavia ed ha in tasca una Laurea in Lingue (e di lingue ne parla sei: spagnolo, italiano, inglese, francese, russo e romeno), il presente sembra essere un autentico trampolino di lancio. D’altronde, nemmeno vestita in tuta passa inosservata quando gira per strada. Troppo alta (e troppo bella) rispetto a tante altre ragazze. Figurarsi se poi il carattere è quello classico della ragazza della porta accanto: nessuna tendenza verso la vanità, una sana semplicità. Da una serata nei locali di Flavio Briatore ad eventi organizzati nel cuore della movida lombarda, il suo nome sta iniziando a circolare a più non posso. Così come ieri ed oggi è presenza quasi fissa dei party più esclusivi a cui partecipano ex concorrenti dei reality show più importanti della tv con relative uscite sulle riviste del gossip nostrano. E lei, che predica calma e tranquillità, aspetta solo il momento giusto per scendere in campo. Naturalmente, a passi lunghi…

Tutto è iniziato… o forse non iniziato dal tuo Paese d’origine.

Sono nata in Moldavia, dove la cultura dello studio è predominante su tutto il resto. Così, mi sono laureata, per poi iniziare a viaggiare all’estero. Ho girato molto finchè sono arrivata in Italia e, oggi, a Milano. Sono arrivata quando avevo 23 anni, esattamente dieci anni fa. Forse la mia carriera sarebbe stata diversa se fossi arrivata ancora adolescente…

Eppure, nonostante questo, il tuo curriculum parla di…

Una partecipazione pubblicitaria per lo spot tv di Ferrarelle, shooting per fotografi professionisti, alcuni scatti per riviste del territorio, servizi in casual e elegante. Mi piace sperimentare davanti all’obbiettivo, a patto che non si scada nel volgare e nel nudo: quello non fa al caso mio…

E poi è arrivato il boom…

Era il periodo in cui tutta Italia parlava di Schettino e della famosa donna moldava al centro della discussione in relazione all’incidente avvenuto all’Isola del Giglio. Al Chiambretti Night Show si decise di fare una puntata per mostrare l’altro lato della medaglia: quello delle donne moldave che qui in Italia faticano, lavorano, si guadagnano da vivere. E io venni scelta per rappresentare la categoria, sfilai e fu un’esperienza memorabile. Rappresentavo le brave ragazze, come io sono…

Eppure, nonostante tutto, il tuo carattere è sempre stato un po’ riluttante verso questo mondo…

È vero, non ho mai pensato nella mia testa di diventare una modella. Piuttosto, mi divertivo a partecipare ad eventi occasionali. Eppure, dopo un po’ che ero in Italia, mi sentivo ripetere in continuazione se ero una modella, se sfilavo, per chi lavoravo. Insomma, troppo alta per non destare certe curiosità. L’ho detto prima: forse sarei dovuta arrivare prima qui a Milano…

Da sempre sei presenza fissa nei locali della movida.

Mi piace organizzare eventi, come sempre unisco la presenza a qualcosa che faccia girare il cervello. Mi piace costruire serate, mi diverte e lo sento mio come lavoro.

E i tuoi clienti hanno a che fare con te, 182 centimetri di puro splendore…

Un giorno o l’altro prometto che misurerò queste gambe! Non posso negare che le adoro, mi piacciono… D’altronde tutte possono mettersi unghie finte o extension, ma sulle gambe c’è poco da fare! Anche se sono orgogliosa di tutto il mio fisico. Per me non è l’aspetto più importante, anzi a volte mi ritrovo con gli occhi addosso anche se vorrei solo passare inosservata e mantenere la mia riservatezza. Ma non è semplice come dirlo…

Come ti piace vestire?

Mi piace essere casual e molto semplice, elegante solo per le occasioni che contano. Odio esagerare…

C’è un sogno che vorresti realizzare?

In ambito fotografico… perché no, qualcosa di importante che mi dia una bella visibilità. Ma ancor più mi diverte l’idea di diventare io stessa fotografa, di immortalare attimi e persone. Sarebbe bello, accattivante e penso di avere un buon occhio…

E cosa ti aspetti dal futuro professionale?

Ho sempre puntato più sul cervello che sulle gambe e sono contenta di averlo fatto. Voglio impegnarmi in qualcosa che vada oltre l’apparenza, ma mi piace il mondo della moda e aspetto l’occasione giusta. Se arriva, sarò la prima a buttarmi…

Luca Fina

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