Dopo la brutta battuta d’arresto interna a villa Pamphili contro L’ATLETICO di Fregene, che è ancora a punteggio pieno avendo espugnato pure il “quadrino” di Nuoro, s’attendeva un pronto risultato della compagine di Gardini per capire quanto di valido e vero ci fosse nelle prime due affermazioni contro l’Albalonga e l’impresa di Civita Castellana con il Flaminia. Ebbene, per troppa voracità e grazia di Dio, nelle ultime due gare, ovvero nell’isola Nuragica a San TEODORO e domenica all’ex Bachelet contro L’Anzio, Capitan Martorelli e Compagni hanno realizzato ben 8 reti,subendone solo due con identici punteggi a favore,maturati con partite disputate a buon ritmo,spavalda sicurezza,ritrovato smalto e lucidità sulle fasce e dinamica incisività offensiva con Lorusso e Bernardotto,classe ’96 e ’97, autentiche spine nel fianco delle difese avversarie contro i Tirrenici ,che venivano da due suggestive ed altrettante sconfitte, Gardini ha mandato in campo fin dall’inizio tre elementi nuovi,in nome di quel suo voler far sentire titolari tutti i 26 elementi che ha a sua disposizione: dunque, oltre a Piernadotto, ha inserito Cotani e Donati, lanciando dal primo minuto Pagliarini per l’infortunato LAROSA, per cui vi sono ancora dieci giorni di terapia per l’incidente alla spalla e poi la terapia riabilitativa, perciò a detta di Mister Gardini, si prevede il recupero per novembre fin dal fischio d’avvio del felsineo Fabiano,archiviati gli arbitri campani ben assistito dal pescarese Biancucci e dal barese Dentico, i padroni di casa hanno impostato la partita sulla freschezza atletica e le rapide percussioni sulle fasce con Lorusso e Ricucci, fornitori di palle gol per Bernardotto attaccante di sfondamento centrale a tutto campo,supportati in cabina di regia a centrocampo da Mastromattei e Pagliarini. Si notava subito la modesta levatura tecnica dell’Anzio del trainer Rughetti,fragile e specialmente in difesa se aggredito sulle laterali,per cui,dopo una rete annullata a Lorusso per “off-side, bastava un’ incornata di Donati sul calibrato corner di Bernadotto per trafiggere Rizzaro, classe ’89 non sempre alll’altezza. Gli ospiti tentavano,punti sul vivo, un’immediata e su cross di Ventura da sinistra Ricci colpiva, con girata al volo,il palo destro d’un battuto Sottoriva;poco dopo finiva a terra in area locale e veniva ammonito per simulazione, ma la sua nervosa reazione verbale ne provocava l’espulsione. Questo fatto risulterà determinante, perché dal possibile pareggio si passava in 5 minuti al raddoppio del Trastevere con Bernardotto, che in contropiede scartava il portiere ed adagiava il portiere nella porta vuota. La gara era sempre più spigolosa, grintosa pur con un esemplare “fair play”. Nell’inviare fuori i palloni quando i rivali restavano logicamente a terra,dal canto suo l’arbitro era quasi perfetto nel suo stile lasciando giocare all’inglese e limitandosi ad ammonire solo i falli tattici, con i cartellini gialli per Donati e Provaroni, non permettendo inoltre plateali ed offensive proteste; come nel caso dell’ammonizione di Lauri sul finale del tempo. L’ANZIO non andava a genio alla dea bendata ed infatti su mischia in area era la traversa a negare il goal al 39°, mentre il discusso ed altalenante nel rendimento Rizzaro al 43°negava con una bella respinta il tris a Bernardotto. Nell’intervallo l’allenatore tirrenico spronava i suoi ad una più caparbia e tecnica reazione, mentre restava forse mentalmente negli spogliatoi il Trastevere che alla ripresa dell’ostilità regalava con Fatati, per un ingenuo contrasto in area su Petrini, un Penalty agli ospiti in maglia celeste che lo stesso calciatore trasformava a mezz’altezza. Il giovane Papa entrava per Ferrari, mentre un’altra tegola per L’Anzio era l’infortunio di LORIA al ginocchio, costretto ad uscire per Nuovo che si perdeva nel grigiore dei suoi.Intanto Gardini pensava a come rintuzzare le velleità dei marittimi,alternando lo stanco Bernardotto,il migliore dei suoi insieme a Cotani inarrestabile tromboliere, con Droschky, realizzatore contro l’Albalonga, che s’imponeva con il suo fiuto del gol, tanto da bucare per due volte Rizzaro, al 68°con un imperioso stacco di testa su traversone di Lorusso, ciò e poi sprecava una fuga a destra sparando centralmente sull’estremo ospite, quindi al 77 insaccando con un bruciante fendente sul palo sinistro,la sfera portatasi avanti in progressione.Prima della fine s’assisteva alla solita girandola di sostituzioni per dare spazio ai panchinari.Prima Scicchittano rilevava Riccucci, ammonito per simulazione in area, poi Neri prendeva il posto di Pagliarini e Landolfi lo lasciava a Paoletti, che impegnava con una saetta all’incrocio dei pali l’inoperoso Sottoriva. C’era spazio pure per Calcagni per l’ammonito Mastromattei, Scaglietta per Vendetti e Bordone per il goleador Petrini.Si finiva con incomprensibili alterchi tra opposti esagitati in tribuna,mentre la partita non aveva lasciato risentimenti e Sottoriva aveva preso una punizione di Papa. Domenica il Trastevere andrà a far visita all’APRILIA passata a Monterosi, ma mercoledi avrà lo scontro rivincita con l’Albalonga ad ALBANO, per il passaggio del turno in coppa Italia. I castellani hanno perso a Rieti, seconda forza del campionato.
Giancarlo Lungarini