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Mary Cooper, una donna wrestler

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Capelli rosso fuoco, occhi azzurri. Giubbotto di pelle, pantaloncino corto e calze a rete. Un consiglio: guai a farla arrabbiare, potrebbe non prenderla bene. Mettervi al tappeto con un colpo dall’angolo o rifilarvi una scarica di calci e pugni. Mary Cooper era il classico “Brutto Anatroccolo”, la compagna di classe che passava inosservata e che non veniva notata. Poi, è arrivato il momento della metamorfosi. Tutto cambia nella vita e a 23 anni si può diventare un’atleta di Wrestling. Ebbene sì. Mary Cooper è uno dei personaggi italiani del momento, iscritta alla ICW Italian Championship Wrestling. Un’atleta forgiata nelle palestre della bergamasca che sta girando i ring per dimostrare tutto il proprio valore. Fisico tonico e sguardo da dura. “Il wrestling è uno stile di vita, ecco perchè si entra a far parte di questo mondo” racconta con orgoglio e soddisfazione mentre si prepara per l’ennesima volta a salire sul ring. L’adrenalina sta tutta nel sentire il suo nome urlato dai suoi fans. Da chi spera di vedere uno show coi fiocchi e naturalmente vederla schienare la sua avversaria per i fatidici tre secondi. Una magia che in Italia prosegue sulla scia del boom degli anni Novanta. E Mary Cooper personaggio lo è per davvero. Una biker con colori sgargianti. Look in pelle, corpo da guardare e cattiveria pura con chiunque salga sul ring. Uomini compresi.

Come sei diventata una wrestler?

Ho avuto l’occasione di entrare nella ICW Italian Championship Wrestling e… mi ci sono buttata. È uno stile di vita, un modo di interpretare tutto ciò che accade nella vita, nel ring, nel backstage.

Come ci si allena?

Innanzitutto… quanto ci si allena! Serve tantissima resistenza, occorre lavorare per studiare tecniche, prese, metodologie. Si parte dal fisico per poi passare al personaggio.

mary_cooper_wrestler (4)Il pubblico pretende che tu sia personaggio…

E io sono Mary Cooper. Sul ring smetto i panni della ragazza semplice e vesto quelli della lottatrice con giubbotto di pelle e calze a rete. Ho iniziato come ragazza fitness, manager di un altro lottatore, finchè ora combatto in singolo. E quando salgo sul palco sono emozioni vere…

Hai iniziato a combattere…

Il mio esordio è stato nel match Queen Maya & Leon vs Coach Lillo, Ricky Rastelli & Gabriel Bach, ICW Saranno Campioni #29, Chiuduno (BG). In totale ho disputato 15 match, gareggiando per il titolo italiano. Sono sempre in giro, sogno di conquistare l’occasione di gareggiare in Giappone o in Messico. Per ora sono concentratissima sull’Italia, è qui che voglio dimostrare quanto valgo…

Come si concilia il wrestling con la vita reale?

Appena posso, corro in palestra ad allenarmi. Tutti i fine settimana, sono sul ring per qualche match. Il wrestling mi ha tolto tempo libero, ma mi ha dato amicizie incredibili e uno stile di vita dove sacrificio e energia sono i principi cardine.

E i tuoi fans?

Il loro affetto è sempre speciale. Grazie a loro, credo in me più di prima. Mary Cooper li ringrazia, ogni volta che li sento mentre sono all’angolo mi riempio di forza e di energia. E trovo la carica per affrontare qualunque avversaria, senza nessuna paura. Grazie a loro so di non avere limiti, salire sul palco è la mia droga.

Perché una ragazza dovrebbe iniziare a fare wrestling?

Perché offre uno stile di vita sano, perché chiunque può farcela mettendoci la giusta applicazione. Deve esserci una passione di base perché questo non è un gioco. È uno show, uno spettacolo, una scelta. E come tale… bisogna mettere tutta se stessa.

Luca Fina

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