Al Teatro Sistina di Roma, dal 6 dicembre2017 AL 7 gennaio 2018
Non è vero che era il 6 dicembre, non date retta. Un calore così non si avvertiva da tempo. No, non mi riferisco alle condizioni climatiche, ma all’entusiasmo che ha caratterizzato sin dall’esterno del Teatro Sistina la prima romana di Mamma Mia!, il musical firmato Massimo Romeo Piparo, che dopo i fasti di Jesus Christ Superstar, torna nel suo teatro, giunto alla quinta stagione di direzione, con uno spettacolo cult come quello creato sulle sempreverdi musiche degli Abba e con libretto di Catherine Johnson. Difficile descrivere l’allegria un po’ bambina che si respirava (e l’ho respirata beatamente a pieni polmoni) già nei pressi dello storico teatro romano, con il flashmob di giovanissimi scatenati, con l’arrivo di tutto il cast in scintillanti costumi sull’apposito bus, con il pubblico divertito e alla caccia di una foto nel foyer, sulle note della celebre canzone che dette il titolo al musical prima e al film del 2008 poi. Le attese non sono state tradite, ma già nella presentazione estiva erano state rassicurate. Il cast di assoluto livello ha confermato, inserito in una macchina scenica di grande bellezza, quanto già fatto intravedere a giugno. Se i tre protagonisti maschili, Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz, sono stati capaci di entrare convincendo in una storia cult con grande delicatezza e professionalità, non si può negare che è la parte femminile a farla da padrona. Del resto, questa è una commedia connotata dalla grande forza delle donne, nella sua scrittura, che affronta tematiche come l’amore maturo e quello giovanile, il rapporto tra genitori e figli, ma sempre con una freschezza e quella leggerezza che non perde smalto col passare degli anni. “Uno spettacolo donna” lo definì il regista Piparo in sede di presentazione.
Appunto, le quattro protagoniste, la brava Sabrina Marciano nel ruolo di Donna, Elisabetta Tulli e Laura Di Mauro (entrambe in stato di grazia, pura energia e sensualità) in quello delle amiche del cuore Rosie e Tanya, e la giovane Eleonora Facchini (classe 92) nel personaggio di Sofia, la figlia di Donna, sono di grande impatto nello show. E se le prime tre, con la loro grande esperienza, riescono a far brillare ogni volta la scena, la Facchini sorprende con la sua voce deliziosa. Suo compagno di scena è Jacopo Sarno nel ruolo di Sky, promesso sposo, già un notevole curriculum alle spalle. Mamma Mia! entusiasma certamente per le canzoni, 24, cantate in italiano per scelta degli stessi autori che desiderano più versioni, in varie parti del mondo, nelle lingue locali. Commuove nel tormento di Donna alle prese con i tre ex che tornano sull’isola greca invitati a sua insaputa alle nozze della giovane figlia che desidera sapere chi sia il padre tra loro, culminando in una meravigliosa versione in italiano di The winner take it all (Ha vinto tutto lei) cantata in modo toccante da Donna – Marciano nel bel momento con Sam (Paolo Conticini). Stupisce per le scene meravigliose di Teresa Caruso (una garanzia), per le coreografie di Roberto Croce alcune delle quali davvero straordinarie, per i costumi colorati di Cecilia Betona (altra grande maestranza italiana) e per la eccezionale performance dell’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, situata in alto sulla scena, nel piano rialzato della locanda di Donna nell’isola greca di Kalokairi. Molto bella anche la regia, che sottolinea alcuni passaggi drammaturgici con grande efficacia, come il momento del sogno di Sofia in preda ai dubbi. Altrettanto notevole l’ensemble, che tramuta in grande energia ogni passaggio d’insieme dello spettacolo. Un concentrato di eccellenze italiane che riescono ad esaltare un Sistina stracolmo, fremente, fino all’appendice finale, quando tutto il teatro in piedi tributa ballando il giusto riconoscimento ad uno show di grande qualità che rinfranca e alleggerisce il cuore. Viene proprio da esclamare: Mamma Mia!…che bello spettacolo!
Paolo Leone