I “Sei personaggi in cerca d’autore” a Trieste con Eros Pagni e la regia di Luca De Fusco

Data:

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Dal 13 al 17 dicembre 2017

Abbassare di poco il livello d’astrazione per creare una spinta che faccia andare ancora più in alto e offra ulteriori spunti per riflettere su un testo che potrebbe sembrare, a torto, superato dopo quasi cent’anni di psicoanalisi.

Nella regia per Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello Luca De Fusco decide di “ignorare le didascalie descrittive e realiste su arredi e atmosfera di palcoscenico immergendo il tutto in un clima più sobrio e crudele” alimentato dall’inserimento di alcuni spezzoni filmici muti, proiettati sull’opprimente ma vasta scenografia di Marta Crisolini Malatesta che ha curato in modo attento anche i costumi. Rappresentano gli episodi più foschi della vicenda che verrà raccontata più avanti dai protagonisti stessi. Sono a beneficio del pubblico in sala, ma incombono sulla “compagnia teatrale” che con loro sta sul palcoscenico.

Quel che solitamente viene evocato dalla voce è così anticipato da cupe immagini in bianco e nero, curate da Alessandro Papa e opportunamente sostenute dalla musica di Ran Bagno. Viene così suggerita un’ulteriore chiave di lettura, consistente nel dialogo a volte armonico, a volte conflittuale tra teatro e cinema in aggiunta ai tantissimi livelli già presenti in abbondanza e, anziché appesantire, alleggerisce.

In un tale contesto la disarmante analisi del rapporto fra creatore e creature si fa infatti più nitida, evidenziando maggiormente la sofferenza di questi sei personaggi “vivi e senza vita” allo stesso tempo, inventati ma poi abbandonati a un destino che li costringe a vivere eternamente in un limbo, indissolubilmente legati e condannati a immaginare una vita propria, senza riuscir in alcun modo a realizzarla, nemmeno per allontanarsi solo un po’ dagli altri.

6f5b0-be9cd-5bbe6-7e395-f943c-ca752-c2-eros-pagni-in-una-scena-di-sei-personaggi-in-cerca-d-autore-regia-luca-de-fusco-credit-fabio-donatoIl tentativo della figliastra  (una strepitosa Gaia Aprea) di affrancarsi dal padre (Eros Pagni) che con la sua  bella voce profonda rende ancor più evidente la potenza di un dramma interiore ricco di contraddizioni; la madre (Federica Granata), da parte sua rende quasi statuario il proprio dolore, lacerata  da molteplici amori, rimorsi, affetti, mentre il figlio (Gianluca Musiu) condensa il disagio e la sofferenza attraverso tic e posture inquietanti e infine preoccupa il silenzio, denso di presagi tragici, del giovinetto (Silivia Biancalana). In tutto ciò risulta grottesca la magistrale l’entrata in scena della maîtresse Madama Pace (Angela Pagano).

I rapporti tra i personaggi, la voglia di emergere di alcuni mantenendo comunque il dialogo nonostante la rabbia  per la violenza subita da una parte e il peso insostenibile del rimpianto dall’altra, il bisogno di defilarsi, di allontanarsi in qualche modo alla ricerca di una propria libertà, cercando un’autonomia impossibile essendo tutti sì vivi in quanto creati, ma cui viene imposto di esistere soltanto come assieme indissolubile. Le ombre dei sei personaggi, cinque dei quali privi di nomi propri, si proiettano enormi sul fondale rievocando molti romanzi gotici ottocenteschi e contribuendo ulteriormente ad aggiungere suggestioni che si integrano, pur contrastandosi.

La situazione paradossale è vissuta con difficoltà dall’intera compagnia “vera” (il direttore-capocomico (Paolo Serra), la prima attrice (Maria Basile Scarpetta), il primo attore (Giacinto Palmarini), la seconda donna (Federica Sandrini), l’attrice giovane (Alessandra Pacifico Griffini), il direttore di scena (Paolo Cresta), il suggeritore (Enzo Turrin), il macchinista (Ivano Schiavi), che passa nel corso della vicenda dalla sorpresa all’imbarazzo, per trovarsi poco a poco sempre più coinvolta emotivamente in un dramma familiare, inventato da un Autore sconosciuto, che li sconcerta sempre più e che sposta il baricentro generale relegandoli al ruolo di comparse di un dramma nuovo, completamente diverso rispetto a quello che avrebbero dovuto mettere in scena e dal quale sono esclusi, incapaci di comprendere o di rappresentare la vera interiorità dei sei personaggi, abituati come sono ad interpretarla in base al sentire proprio o di chi li dirige.

Il gioco fra realtà e illusione si scopre in modo inequivocabile al punto da far dire al padre, rivolto al direttore: “è bene che anche lei diffidi della realtà sua, di questa che lei oggi respira e tocca in sé, perché – come quella di jeri – è destinata a scoprirsi illusione domani.”

Lo si può, in coscienza, negare?

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Dal 13 al 17 dicembre 2017
SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
di Luigi Pirandello
regia Luca De Fusco
con Eros Pagni, Federica Granata, Gaia Aprea, Gianluca Musiu, Silvia Biancalana, Angela Pagano, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini,  Federica Sandrini, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Cresta, Enzo Turrin, Ivano Schiavi
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
video Alessandro Papa
movimenti coreografici Alessandra Panzavolta
coproduzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Genova
 Foto di Fabio Donato

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