“Chiarastella”, tra canti tradizionali e aneddoti dai vangeli apocrifi

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All’Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi di Roma

Per celebrare L’epifania dopo aver salutato un anno nuovo con i due grandi concerti di Ciampi e Di Lella come nel 2017, l’Auditorium Parco della musica ha ospitato l’XI EDIZIONE della giocosa festa evocativa ”CHIARASTELLA” per ricordare quel luminoso astro che guidò i magi dall’Oriente fino alla grotta di Betlemme per lo svelamento di Cristo a tutti i popoli. Ancora una volta Anfitrione dell’iniziativa è stato il pontino Ambrogio Sparagna, nato per la precisione a Maranola sopra i monti aurunci ed il golfo di Gaeta, che con il suo organetto a fisarmonica trascina l’orchestra popolare italiana da lui formata per esaltare lo spirito della tradizione originale natalizia con i canti di S. Alfonso de’ Liguori del seicento partenopeo, intorno ai presepi artigianali creati con le figure tipiche di S. Gregorio Armeno. Con lui c’erano Pino Servillo, Raffaele Simeoli ed il duo Serravalle padre e figlio, che non solo hanno eseguito i più illustri motivi della gloria celestiale notturna degli angeli e dei pastori in movimento verso l’umile mangiatoia,ma pure alcune canzoni desunte dai vangeli apocrifi come quella della spada del soldato incaricato di guidare la strage degli innocenti che caduta in terra, per la sua fulminante conversione come la più famosa di San Paolo sulla via di Damasco si muta nel fiorito albero di natale; per non citare “il leit motiv”di Benino, fanciullo addormentato, che viene svegliato per vedere la maestà del Signore.Possiamo aggiungere che i magi non sono più tre,bensì quattro con Pulcinella che s’unisce agli altri,mentre Serravalle padre con il trillo onomatopeico dell’usignolo disturba la letizia interiore di codesti sacerdoti persiani giunti per offrire i loro doni simbolici al divino neonato.In questa circostanza sono stati preferiti i canti dell’italia centro meridionale intonati potentemente dall’orchestra popolare italiana e da più di 100 cantori del genuino coro di più di 100 elementi diretti dalla brava Anna RITA Colaianni,che abbiamo apprezzato anche come voce solista. Novità straordinaria è stata la presenza delle “voci bianche” sorte all’interno della fondazione musica per roma per esprimere lo stupore ed il candore dei fanciulli che s’è aggiunto la mattina del 6 un folto gruppo corale di bambini allievi dell’istituto comprensivo ”L. Manetti” di Antrodoco,che provengono dal circondario dell’area terremotata(Posta Borbona, Castel Santangelo)mancava il sardo Mascìa a cui è stata destinata una struggente ”lunedda”;mentre si può dire che Sparagna la notte della befana non si è riposato perché la mattina era ospite presto “al caffè” di rai 1,di Cinzia Tanzi e Barlozzetti. Il prossimo appuntamento all’AUDITORIUM con Sparagna è la mattina del 4/02 con le maschere della sabina per Carnevale.

Susanna Donatelli

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