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Un Trastevere spuntato e privo d’idee non va oltre uno scialbo pari interno contro un modesto Flaminia (0-0). Capitan Martorelli per evitare il goal beffa finisce in ospedale

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Il nuovo anno dunque non è nato sotto un buon segno per il Trastevere del presidente Betturri, che dopo la sconfitta di Albano contro L’Albalonga con lo stesso risultato dell’andata a parti rovesciate, non è riuscito ad andare oltre il pareggio con il Flaminia, che già aveva battuto all’avvio di stagione nella Tuscia a L’Udici di Vigna, fatto forte dell’esperienza interna patita e navigando nella parte destra della classifica, si è schierato in campo con il modulo del 4-5-1 al fine di bloccare l’iniziativa dei locali e non correre rischi inutili, confidando poi in qualche colpo a sorpresa di rimessa che sfruttasse eventuali sbavature di un complesso rionale scoperto e distratto in difesa come accaduto spesso nelle prime 17 giornate. In effetti in apertura di gara per dieci minuti lo slancio ed il ritmo vorticoso del fantasista Lorusso hanno seminato il panico nella lenta e disattenta, perforabile, difesa ospite ma Davide aveva le polveri bagnate e due suoi tiri in diagonale e rasoterra sfioravano solo i legni della porta d’un franca bandiera che sembrava battuto. Poi la spinta dei Capitolini si spegneva,le retrovie avversarie si sistemavano con carta, capitan Locci e Moracci; l’unico trentenne degli anni ottanta, mentre la ragnatela di centrocampo impostata su Leonardi, Battaglia, Tiozzo, Leonardi e Di Costanzo,fronteggiava la mediana e la cabina di regia dei QUIRITI con Cotani, Riccucci, Mastromattei e Donati, costringendo Lorusso, Fatati e Sfanò a dare più spinta sulle fasce per ottenere con dei traversoni i colpi di testa vincenti di Cardillo e Bernadotto, come contro il Latte Dolce e L’OSTIAMARE. Stavolta, però, i bomber non erano in forma,i cross risultavano troppo lunghi e frontali, come quelli di Candreva contro la fatidica Svezia, tanto da scavalcare inutilmente il centro area, in quanto le punte in ombra rispetto al loro standard di rendimento normale erano in ombra e non prendevano di testa un solo pallone, che finiva dalla parte opposta dove mancavano ali vere pronte a riproporre percussioni penetranti dal fondo con la sfera bassa e radente la porta di FRANCABANDIERA. La partita,considerato che nessuno dei Romani s’assumeva la responsabilità delle conclusioni da fuori area,altra possibile arma di sfondamento dell’arcigna tattica attendista dei rivali, ad eccezione dell’unica sbagliata di Masstromatte per la mira imprecisa, si trascinava avanti senza emozioni e spunti tecnici di rilievo, per cui la monotonia prevaleva ed il pubblico locale,riflettendo sull’impotenza offensiva dei propri begnamini, rimaneva in silenzio,specialmente nella zona dei più rumorosi supporter. Il fiscalissimo ed oculato fischietto perugino Bianchini,che talora non si trovava d’accordo con le segnalazioni dei suoi assistenti concittadini D’angelo e Brizioli,ordinando pure degli elementari contro falli sulle rimesse laterali,non aveva problemi per la condotta cavalleresca dei 22 atleti limitandosi con una direzione di gara all’inglese ad ammonire il solo Damiani per scorrettezze.Nei minuti iniziali della seconda parte dell’incontro il tecnico Vigna sostituiva Damiani con Ferrara e Mastrantonio con Lazzarini, riequilibrando gli ammoniti con il cartellino giallo esibito a Donati per fallo tecnico. Ciò dipendeva dal voler sopperire con forze fresche a delle leggerezze a centro campo, dovute pure a condizioni non ottimali dei due rimpiazzati per combinare energie temperamentali a maggiore esperienza. Dopo che Sfanò al 48°aveva sparato alto da buona posizione, al 55°Lorusso vedeva una sua filtrante punizione rasoterra deviata da Francabandiera in corner,che alla fine saranno 8 a 2 per il Trastevere: una sterile supremazia territoriale non sfociata nel gol per il pressapochismo dei neri di casa, privi di un regista capace d’inventarsi assist ed azioni da rete per i compagni,che avevano dalla loro solo una certa volontà e tanto cuore. Ma questo nel calcio non basta,Gardini tentava di dare un scossa dinamica ai suoi con un uomo d’ordine come Panico al 55°per Mastromattei, ma non serviva a nulla ed al 63°anzi era Caruso a salvare da distanza ravvicinata su TIOZZO,mentre al 65°era Drusky ad entrare per Cardillo e Sfanò si procurava una ferita alla testa per una brutta caduta nell’area del Flaminia che gli procurava una grossa fasciatura sulla fronte. Al 75° Neri dava il cambio a Lorusso, anche lui opaco rispetto al suo normale livello di forma,quindi per poco non ci scappava la frittata dei rionali al 79° allorchè un’imbeccata a mezza altezza del lungimirante Moracci in fase di disimpegno prendeva d’infilata Fatati e Martorelli, permettendo al veloce Di COSTANZO di precedere con un pallonetto l’uscita alla disperata di Caruso, già in corso in un paio d’incertezze come quella fatale contro il Monterosi;pareva l’ennesimo imperdonabile errore della retroguardia di Mister Gardini, tuttavia per fortuna la bravura di capitan MARTORELLI salvava il gol quasi fatto con un prodigioso salvataggio carpiato con la gamba destra che gli faceva sbattere il ginocchio contro il palo e l’incidente dal suo urlo strozzato appariva immediatamente grave, tanto da costargli il ricovero per accertamenti radiografici all’ospedale SAN Camillo, col il gioco che rimaneva fermo per sei minuti. Alla ripresa dell’ostilità veniva sostituito da Vendetti mentre Battaglia lasciava il posto a Cesarini ed il finale grintoso del Trastevere non approdava per confusione di schemi,tiri fuori misura e mischie in aria del Flaminia a nulla,nonostante i dodici minuti di recupero tra infortuni e sostituzioni. Ora,consumato il primo pareggio interno il Trastevere domenica farà visita sul sintetico erboso” Aristide Paglialunga, di Fregene all’ATLETICO, che per primo violò l’ex Bachelet ed è a 4 punti dal Rieti che deve recuperare in settimana la sfortunata gara del Francioni di LATINA, interrotta per infortunio muscolare agli adduttori della gamba destra all’arbitro scaligero quando l’impresa corsara stava per maturare a dieci minuti dal termine. L’atletico reduce dal pari d’Aprilia,sul suo terreno amico,dove gioca a porte chiuse per il crollo della tribuna, ed ancor più pericoloso ed ultimamente s’è rafforzato con l’acquisto di due elementi di talento della categoria: Pippi dall’Ostiamare e Sabatino dalla lupa Roma.IL presidente ha dichiarato di non voler rinunciare alla rincorsa dei Sabini, che hanno sconfitto il Cassino e rivitalizzato con il crescente entusiasmo il loro morale; l’Albalonga ha mantenuto il terzo posto impattando a Lanusei e conserva i sei punti di vantaggio sulle quarte Cassino e Trastevere.IL Trastevere dovrà presto recuperare la forma smagliante con la prolificità realizzativa e la saldezza del reparto arretrato se vorrà arrivare tra le prime cinque per acquisire il diritto ai play –off di fine stagione. La vera sorpresa è stata la debacle del latina a Budoni dove ha rimediato una secca cinquina. Il monterosi ha regolato all’inglese il Latte Dolce, mentre l’ultime due Anzio e SanTeodoro hanno diviso la posta sul litorale tirrenico,essendo i Tirrenici i soli Laziali deludenti come le compagini sarde. Nella Barbagia è tornata al successo la nuorese battendo al quadrivio con un punteggio di misura il Tortolì del sottostante golfo di Oristano.

Giancarlo Lungarini

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