Al Teatro Golden di Roma, fino al 25 febbraio 2018
In un periodo in cui la nostra società è sempre più lacerata da problematiche occupazionali,economiche e di sicurezza tra le pareti domestiche e nelle strade come negli ultimi casi di Milano e Macerata, è facile trovare persone stremate ed irretite dalle difficoltà in cui si dibattono al punto di perdere la stabilità mentale e scindersi in entità affette da traumi, pulsioni e frustrazioni neurologiche con disturbi psichiatrici. Ce né dà un’eloquente testimonianza la scrittura recente del drammaturgo, attore e regista Augusto Zucchi: ”Un lettino per tre G” in cui s’immagina che un individuo,succube di una terribile esperienza vissuta da fanciullo, si presenta per tre volte nello studio d’una giovane psicanalista, formatasi alla scuola d’un valente maestro psichiatra da cui ha tratto la metodologia terapeutica, ma che soffre pure lei d’una sindrome da astinenza erotica. Il primo ad entrare è Giulio,timido ed introverso, circospetto e rattrappito nel suo abbigliamento,che ha paura di tutti i luoghi e ce l’ha con il suo gemello Giuliano, uscito dal carcere,aggressivo e violento,che l’ha cacciato di casa avendogli soffiato la moglie con la sua maggiore attenzione e vivacità di interessi.Questi minaccia la dottoressa e con volgari gesti morbosi e sensuali ne accentua i sogni ed i desideri sessuali, cosicché pensa a perversi giochi erotici da sfinimento dopo una lauta cena. La pervicace dottoressa riesce a ricongiungere le due parti dello stesso essere umano dopo prolungate sedute psicanalitiche sul lettino con approfondita dialettica di svelamento interiore, in modo da ricomporre ”GiùGiù”, oggetto d’abuso sadico da parte dello zio Arduino nei panni di Babbo Natale. Tutto sembrerebbe essersi risolto per il meglio, ma se dopo lo schivo ed inetto affetto da sindrome di “Peter Pan”e quello schizofrenico e paranoico se ne annunciasse un altro,tramite la segretaria, tale Giulietto mosso da intento persecutorio ed omicida verso la psicanalista, responsabile d’aver rovinato i suoi affari di dirigente d’azienda.La lucida e determinata professionista è incarnata da Fulvia Lorenzetti e lo spettacolo intenso e dalla veloce suspense sarà al Teatro Golden fino al 25/02.
Susanna Donatelli