Giovedì 15 marzo ore 21 al Teatro Verdi di Pisa in scena la versione del celebre balletto Petruska

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Dopo il felice debutto al Teatro Comunale di Bologna, sarà di scena al Teatro Verdi, giovedì 15 marzo alle ore 21, PETRUŠKA, versione del celebre balletto su musiche di Igor Straviskij firmata da Virgilio Sieni, uno tra i più importanti coreografi italiani.

Sieni rilegge questo capolavoro ispirato alla marionetta del teatro popolare russo, “l’eterno infelice eroe di tutte le fiere, di tutti i paesi”, secondo lo stesso compositore.
In questo lavoro si parte dal mito e dalla relazione tra marionetta e tragedia, discostandosi però dalla visione canonica con i tre personaggi – Petruška, la ballerina e il moro – più il Ciarlatano, dove il protagonista ha diverse anime che prendono vita sul palco e gli interpreti subiscono una sorta di moltiplicazione sulla scena.
Il balletto è ambientato in una dimensione sospesa e leggera, dove interno ed esterno si confondono e sono separati solo da un velo trasparente. Petruška diventa una metafora dell’origine dell’uomo e annuncia il fatto che siamo solo di passaggio.

“Petruška è una marionetta e allo stesso tempo non lo è; è umano ma straordinariamente disumano – precisa Sieni – Non convive nei due mondi: li attraversa, con la gravità dei sentimenti e la leggerezza del passaggio. Qui la coreografia vuole rimanere fedele al mito di Petruska, così come amiamo alla follia le infinite fuoruscite di Pulcinella che donano leggerezza alla gravità delle azioni. Petruška – conclude il coreografo – appare in ogni interprete, sembra farsi ombra dell’ombra, si moltiplica nella festa e nelle danze. E accanto a lui la scena è come un volume appena accennato, impalpabile”.

Questa creazione è anticipata e introdotta dal brano Chukrum per orchestra d’archi, composto da Giacinto Scelsi nel 1963 con l’ambizione di porre al centro del linguaggio musicale il suono, considerato come elemento singolo. Quattro quadri che introducono un altro punto di vista del fantoccio Petruška e delle sue vicende “umane”. Tutto il brano allude alla nascita, al bagliore che genera l’uomo, al gesto che lo determina. Sembra che ogni cosa avvenga per via della luce, di energie chiamate a formare una materia che rimane indeterminata, accennando soltanto al materializzarsi del corpo. Anche Chukrum, come Petruška, è un lavoro dalle tinte sfumate, dove i corpi appaiono dal nulla e sembrano quasi indefiniti.

Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu e Andrea Palumbo sono i magistrali interpreti/danzatori della Compagnia Virglio Sieni. Costumi disegnati da Elena Bianchini e le luci da Mattia Bagnoli. Produzione Compagnia Virgilio Sieni in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna, la Compagnia è sostenuta da Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana, Comune di Firenze. Ringraziamenti alla Fondazione Isabella Scelsi per la gentile concessione rilasciata alla Compagnia Sieni di utilizzare l’opera Chukrum per la coreografia di Virgilio Sieni.

Al termine dello spettacolo è previsto un incontro/conversazione con il coreografo a cura di Silvia Poletti, critico e studiosa di danza, aperto alla partecipazione del pubblico.

Mauro Guidi

Per ulteriori informazioni: Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111

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