Diciamo subito che questo film porta sullo schermo Renato Zero in una nuova versione che già si intravedeva nelle sue ultime canzoni: un profeta che vuole lasciare ai suoi fedelissimi ”sorcini” un documento ”sacro” per l’impegno profuso che raccoglie tutta la sua personale filosofia ”simil pop” zeppa di richiami ai temi che affliggono i nostri tempi : lotta al consumismo, difesa dell’ambiente , centralità dell’amore , guerra alle sostanze stupefacenti , ricerca e difesa continua delle libertà personali ed attenzione alle diverse solitudini. Per portare sullo schermo un così vasto campionario di inquietanti malanni epocali Renato Zero ha pensato a tre mezzi eccezionali, la cui sinergia fa il miracolo sperato : la musica sotto forma di musical, il mezzo cinematografico ed il calore fantastico del suo pubblico ”senza età” raccolto all’Arena di Verona durante un concerto con la regia di Gaetano Morbioli.
Adamo, Eva, Vita, Morte, Amore, Odio, Tempo e Dio sono i personaggi di ” Zerovskij – Solo per amore”, il musical scritto (con Vincenzo Incenzo), musicato, interpretato e diretto da Renato Zero nei panni del capostazione della ” Stazione Terra” mentre dirige il traffico di anime e di sentimenti in uno scalo ferroviario.
Uno spettacolo tutto nuovo , dove però mancano i successi del ” Renatino” che conosciamo , per lasciare spazio a questo ” testamento musicale” a metà strada dal commiato in musica di un grande interprete e la sua personale proposta di rivoluzione con il pentagramma.
Realizzazione ben riuscita prima di tutto perchè corona la strabiliante carriera di un artista dotato di eccezionale sensibilità personale trasmessa in forma canora con timbro personalissimo . Ma non bastava . Renato Zero sapeva di poter andare oltre e condurre i suoi affezionatissimi fans ”a giro” nei gironi infernali per mostrare al mondo la potenza della musica. C’è riuscito con la collaborazione di alcuni straordinari collaboratori come il coreografo Bill Goodson , il maestro Renato Serio alla direzione dell’Orchestra Filarmonica della Franciacorta e l’attrice Roberta Faccani nel doppio ruolo di Morte e Vita.
Gigi Proietti ha impreziosito la pellicola con un suo strabiliante personaggio contribuendo ad alleggerire l’attenzione dello spettatore troppo concentrata sulle riprese effettuate nell’Arena. Più di due ore sono volate via ed alla fine rimane l’ intima gioia di aver partecipato ad un evento artistico bello , creativo, innovativo e che fa bene… all’anima !
Mauro Guidi