Al Teatro Golden di Roma, fino all’8 aprile 2018
L’Individuo viene al mondo per un atto d’amore prima di DIO e poi della coppia umana al fine di realizzare la propria felicità e personalità nel tessuto sociale in cui è inserito, cercando la propria anima gemella o devolvendo la sua esistenza al fine superiore di servire DIO e promuovere il bene amando gli altri, in un orizzonte maggiore. Dunque il cuore è il tesoro dell’uomo che deve riscaldare la sua vita illuminandola di gioia e serenità, data pure dalla ricerca ed ottenimento di un lavoro sicuro che nobilita l’uomo dandogli dignità ed onore. Talora, però, segna pure la nostra rovina, inducendoci spesso ad autentici atti di rovina e barbarie umana quando non s’accetta la fine di un rapporto come per i numerosi femminicidi coniugali ed extra valga per tutti il caso di Cisterna (LT) in cui sono state soppresse innocenti bambine. In modo più sobrio e divertente, didascalico ed ingannevole,raggirante,tratta l’argomento il testo comico ma riflessivo, secondo lo stile goldoniano di D. De Santis, in programmazione fino a domenica 8/04 al Golden, in cui non ci si vuole rassegnare alla sconfitta e si fa di tutto per riconquistare l’agognato tesoro perduto. Protagonista principale è Luigi, incarnato da un intrepido e tartufesco R. Belli, che si fa ospitare in casa dell’omosessuale Ferdinando impresario teatrale che vuole allestire uno spettacolo coreografico, rimasto deluso dall’abbandono dell’amante Michael da più di venticinque anni. Egli vuole spiare Elena che abita nella casa di fronte e l’ha lasciato per Vittorio, per cui per essere credibile come gay, finge una relazione con Maria ed allentare così la pressione su di lui del proprietario dell’appartamento; l’amico, che deve supportarlo nella tresca, è uno spassoso Scornavacchi andato via da casa perché allergico alla saliva di Taddeo, il gatto dell’attempata moglie Silvana sposata per denaro. Il suo hobby è arbitrare tra i dilettanti,sognando di diventare come il celebre Collina, ora designatore internazionale, che viene turbato dall’arrivo di Ilaria, la giovane e stupenda bionda ballerina nipote di Ferdinando che l’aiuta a realizzare lo show di danza facendolo sentire giovanilmente dinamico ed esuberante pure come improvvisato amante “bondage”, essendo lei in stressante astinenza sessuale da tempo. La seduzione, che Roberta Mastromichele esprime con incontenibile frizzante vivacità, si realizza con frustranti giochi erotici galvanizzanti l’amplesso, mentre sopraggiunge il suo vecchio amore d’infanzia Vittorio, che ha rubato a Luigi il cuore di Elena diffamandolo. Se asseriamo che anche Ilaria non ha dimenticato il suo principe azzurro del primo amore e che intanto arriva anche Elena in questa specie di sit-com, potete immaginare che l’interno borghese, creato da A. Simonetti, assurge a metaforico ring dei sentimenti, per riottenere ciascuno in ogni modo lecito o meno, quello che reputa suo di diritto. Come finirà? Parecchie saranno le sorprese in questo cerchio magnetico d’eros e sta a voi scoprirlo nel finale in crescendo. Si replica fino a domenica 8/04.
Susanna Donatelli