La Poesia raccontata da un uomo che scrive

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Spesso definiamo la poesia come un’attività artistica appartenente a un soggetto umano che compone liriche, seguendo determinate leggi e consuetudini metriche, ritmiche che si contrappongo alla prosa. Ella viene considerata un’opera di un autore che definiamo legittimamente poeta. Costui è un singolo soggetto che possiede un talento particolare che gli permette di emozionare se stesso e chi lo ascolta o legge. Un talento concepito come unico e raro, che appartiene appunto solo ed esclusivamente a singoli o specifici soggetti chiamati poeti. Ma la poesia non è un’arte appartenente esclusivamente solo ai poeti. Ella entra nella vita quotidiana di ogni singolo soggetto. Non esiste un solo individuo che non si rapporta nel suo quotidiano con la stessa.
Penso che la Poesia appartenga a tutti e tutti siamo poeti, quando ci emozioniamo. Quando proviamo nel nostro interiore un qualcosa di bello. Ogni giorno un singolo soggetto è un poeta, che magari manifesta, esprime il suo senso poetico con le parole. Prendiamo in considerazione quando diciamo alla nostra lei “Ti amo”. Ognuno lo fa con un proprio tono di voce. È questo è un momento poetico. Oppure per fare un altro esempio, quando ci operiamo per compiere un gesto benevole verso il prossimo.
La poesia vive in ogni sentimento che proviamo ogni giorno davanti a qualsiasi incontro e non importa se si tratta di un incontro felice o triste.
Ogni giorno di circondiamo di Poesia, ma questo non lo sappiamo, poiché la società non ci ha educato a farlo, infatti davanti a un evento culturale vi sono individui che non partecipano perché si dicono non esperti della materia, quando invece la Poesia non è una materia. La Poesia, così come ogni ambito filosofico e letterario, viene considerata come un qualcosa di esclusivo per specifiche persone e ciò è una cosa tanto triste e sbagliata e soprattutto un atteggiamento irrazionale compiuto da persone che si dicono di occuparsi di cultura. Le attività artistiche socio – culturali dovrebbero essere a mio avviso un momento molto rappresentativo per la società e sopratutto per l’individuo. Rappresentativo perché l’opera artistica dovrebbe essere un’istante di raccolta e d’illuminazione umana, momento per poter condividere e donare qualcosa attraverso la comunicazione che parte da un mondo interiore appartenente all’io che crea. La Poesia è un condividere ma anche un donare correlato a un senso di riscatto che nasce dal proprio cuore. Ciò è quello che accade dentro di me ogni qualvolta che sento il bisogno di scrivere una Poesia, laddove il riscatto si manifesta nella pubblicazione. Riscatto che va inteso come bisogno di donare una gioia o un’emozione che possa donare qualcosa di buono. Da quando pubblico non considero più la mia opera sola mia. Da quel momento in poi appartiene a chi la riceve e la legge, quindi al pubblico.
Quando sento il bisogno di scrivere, non vivo un momento di scelta. Quell’istante arriva come qualcosa che devo fare. Mi ritrovo al bisogno di prendere carta e penna per scrivere quello che ho bisogno di scrivere. La Poesia non è un’attività lavorativa, bensì un momento di espressione. Un poeta non si sveglia la mattina per recarsi in uno studio per mettersi a scrivere poesie. Egli scrive nel momento in cui sente il bisogno di farlo, di comunicare, di mettere su carta un qualcosa che vuole esprimere. Questo qualcosa è un sentimento che tiene dentro, ma che vuole manifestare, attraverso un processo spontaneo.
In questa prospettiva, la differenza tra un individuo che scrive e un altro che non lo fa, sta solo nel fatto che quest’ultimo non sente il bisogno di farlo. “Poeticamente abita l’uomo su questa terra” (citazione dal filosofo Martin Heidegger che lo stesso riprende dal Poeta Hölderlin) e aggiungo che ogni giorno lo stesso è autore di Poesia, che fa i meriti dell’uomo. L’uomo è un essere che prova sentimenti e per questo che egli vive poeticamente e scrive poesie, laddove per scriverle non esistono regole o leggi che ti possono insegnare a scriverle. La Poesia infatti nasce dal cuore e dalla voce dell’anima del singolo soggetto che racconta il suo sentimento d’amore dinnanzi al suo vissuto. Attraverso la Poesia l’uomo esprime il suo Sé più profondo e immenso che al di fuori non può manifestare. La Poesia è spiritualità e crea spiritualità quotidiana. Poesia è desiderio e bisogno di donare amore.
Poesia è la manifestazione di propri valori e allo stesso tempo la volontà di costruirne altri. Volontà di “illuminarsi d’immenso”. Poesia è un Io che vuole rinnovarsi e rinnovare e invitare l’altro a fare lo stesso. Poesia è sensibilità. Poesia è silenzio – quando pronunciare o urlare un “Ti amo” non è sufficiente. A volte la poesia è anche timidezza. Poesia è grido del silenzio di gioia, ma anche di sofferenza. Poesia è lodare la donna o il mondo circostante o la vita stessa con il sentimento libero da ogni ostacolo. Infatti Poesia è libertà di espressione. Quindi Poesia significa anche coraggio, perché si scontra con la morale, la quale afferma che noi uomini non dobbiamo rivelare in modo profondo tutti i nostri sentimenti. Staccarsi dalla morale, smascherare i propri sentimenti profondi significa avere coraggio e vincere ogni timore del pregiudizio. Farlo però significa stare bene e conoscere meglio se stessi. Significa spegnere dei fuochi e calmare i venti che li accendono, ma sopratutto aiutare chi legge e chi ti ascolta: è questa è la realizzazione più grande che un uomo possa incontrare nella sua esistenza.
Tutto questo è un pensiero sulla Poesia, qui dove manifesto anche il bisogno di scrivere, sperando di donare tanto a chi legge, perché la realizzazione sta nel dono, non per forza poetico.

Giuseppe Sanfilippo

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