Due grandi interpreti del teatro italiano, Isa Danieli e Giuliana De Sio, protagoniste di LE SIGNORINE, approdano al teatro Diana in pieno Vomero a Napoli proprio dal 4 di dicembre.
Tratto da “E’vongole Fujute” di Gianni Clementi, con la regia Pierpaolo Sepe, Le Signorine è una commedia che racchiude in se anche i toni della tragedia, quelli reconditi nel nostro oggi, custoditi nella vita di tutti i giorni e nelle storie di ognuno di noi.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la bravura delle due attrici, che trasformano i litigi e le miserie delle due sorelle, in occasioni continue di gag e di risate.
Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia, gioie e dolori della vita familiare. La famiglia cosi dimostra essere il luogo dove ci è permesso dare il peggio di noi, senza il rischio di perdere i legami più importanti. Banalmente anche l’uso del televisore, con conseguente consumo di energia elettrica, può generare un diverbio.
Due sorelle zitelle, per di più con un difetto fisico ad una gamba che entrambe vivono, trascorrono la propria esistenza in un continuo litigio, in un eterno ritorno dato che si discute sempre degli stessi temi
È in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma dignitoso appartamento poco lontano.
Una vita scandita dalla monotona, ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti. Addolorata, è più giovane ed anche più libertina, stanca ormai della vita di stenti a cui la sorella l’ha accompagnata, vuole finalmente godersi le gioie della vita anche in tarda età, e spendere anche qualcosa di soldi in più. Tutto questo è ovviamente motivo di litigio con la sorella Rosaria, da sempre molto più taccagna e legata al denaro.
Rosaria domina e Addolorata, a malincuore, subisce. Ma proprio quando le due sorelle sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo finalmente ad Addolorata l’occasione di mettere in atto una vendetta covata da troppi anni …
Qui c’è il ribalto della medaglia, Rosaria colpita da un infarto avrà come conseguenza una paralisi, questo sarà un motivo nella sventura di sovrapporsi alla malcapitata sorella. Addolorata compra nuovi oggetti per la casa, nuovi vestiti, sta sempre più spesso al televisore, incontra uomini e vive quella libertà che prima sognava e decantava ma la sua esistenza resta sempre più vuota e tutto attorno va in malora e si rende conto di quanto in realtà sua sorella sia tutto per lei.
E questa è la metafora di vita più bella che una storia possa raccontare.
Marco Assante