Così timida da arrossire semplicemente per un complimento. Così bella da sprigionare sensualità senza dover esagerare negli outfit. Così “diversa” da tante colleghe per i modi di fare cortesi e per i piedi ben piantati per terra. Eppure, quando Miriam Elbouanani si mette davanti alla macchina fotografica, è in grado ogni volta di trovare posa e sguardo giusti per realizzare scatti tutti da ammirare. Le sue immagini sono un trionfo di bellezza e femminilità. E, nel suo caso, la fotografia è stata anche un modo per riscattare un’adolescenza difficile, un periodo in cui battutacce e difficoltà personali hanno rischiato di mandarla in crisi. Oggi, a 26 anni, con un diploma di dirigente di comunità in tasca, Miriam ha trovato il giusto equilibrio per realizzare la sua persona e per esaltare la sua bellezza. Da qualche anno posa come fotomodella ed ha saputo togliersi le sue belle soddisfazioni. Impossibile, però, chiederle di stare ferma. Sui social come nella vita, è sempre in prima linea per sperimentare qualcosa di nuovo. “Da ragazzina volevo diventare veterinaria, il mondo dello spettacolo non mi piaceva – racconta – erano anni duri, le mie gambe lunghissime sin da piccolina mi avevano ‘costretta’ a ritrovarmi addosso il soprannome di Olivia”. Difficoltà mascherate dietro un carattere talvolta fragile che oggi sono diventati i suoi punti forti. Quelle gambe oggi sono persino il suo punto forte insieme ad un corpo da favola. Indosso a lei, come per magia, qualunque vestito diventa speciale. “La fotografia e il mettermi in posa mi hanno dato la sicurezza che mi è sempre mancata perché caratterialmente mi sentivo il brutto anatroccolo – racconta Miriam – Il mio lavoro ha fatto sì che mi accettassi e che mi piacessi. Le mie gambe ora sono il mio biglietto da visita perché non esiste una modella con le gambe corte se non in rari casi. E vengo spesso e volentieri ricercata per esser diversa dal comune”. Il mondo, insomma, si è ribaltato. Fra vittorie personali e successi professionali, la strada è ancora lunga. A grandi passi, Miriam vuole conquistarla.
Riavvolgiamo il nastro: quando è stata la prima volta davanti alla macchina fotografica?
Il mio primo shooting fu per un fotografo interessato alla danza e in particolare alle emozioni. Mi ricordo che andai a Ferrara, ero in imbarazzo e preoccupata per me era tutto nuovo. Da lì iniziai a posare con diversi fotografi, dai fotoamatori ai fotografi professionisti.
Man mano, hai imparato i trucchi del mestiere.
Come fotomodella la formazione la fai con le agenzie serie con fotografi professionisti che ti insegnano a posare e trasmettere dietro ad un obiettivo. Ma principalmente te la fai posando tanto, perché col passare delle volte tutto diventa più naturale meno meccanico. I momenti bui non mancano, le difficoltà nemmeno. Succede di essere scartate ad un casting, la differenza la fa il non mollare, il rincorrere ciò che si vuole davvero. Se non ci credi tu per prima, chi dovrebbe e perché farlo al tuo posto?
C’è una citazione che racconta questo tuo modo d’essere.
Amando leggere aggiungo: “Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi”.
A livello fotografico hai compiuto sin dall’inizio scelte preciso.
Ho quasi sempre scartato il nudo e in particolare la volgarità… anche se vestita. Purtroppo nel 2018 siamo ancora troppo chiusi per comprendere che modella è colei che lavora con la sua immagine e col suo corpo, senza vendersi ma semplicemente mostrandosi. Tutti giudicano senza rendersi conto che quello della fotomodella è un lavoro.
La fotografia ti ha tolto qualcosa?
Molti amici e amiche… che forse non lo erano poi realmente! Per questo lavoro sono sempre in giro, inevitabilmente vedere gli amici è più complesso. In compenso la fotografia mi ha dato l’invidia di molte ragazze che giudicano e criticano senza nemmeno conoscermi. Ho chiuso relazioni con ragazzi perché non accettavano questo lavoro causa gelosia. Ho rinunciato al mio lavoro sbagliando per una relazione. Ora non lo rifarei perché ciò che faccio mi piace e una persona che ti ama deve accettarti per quello che sei e che fai.
Com’è il mondo della fotografia?
È un lavoro che impegna molto e che deve piacere. Non puoi farlo tanto per farlo… La generazione della modella stupida che fa il manichino con addosso il marchio che deve sponsorizzare è passato da un po’ di tempo. Ora occorre metterci qualcosa, soprattutto trasmettere qualcosa. Della serie: perché scelgo te come ragazza? Mi manca il provare a lavorare in ambito televisivo, mai dire mai…
Il mondo dello spettacolo ti affascina…
Diciamo la verità: è un settore complicato dove spesso e volentieri si guarda solo l’apparenza e bisogna essere davvero forti nel riuscire a far guardare agli altri anche altro. Non lo giudico, sia chiaro. Perché questo settore mi piace e ognuno fa ciò che crede e sente. Ogni persona fa scelte personali che nessuno ha diritto di giudicare. Io però quando mi alzo alla mattina devo riuscire a guardarmi allo specchio ed essere fiera di ciò che ho fatto o sto facendo.
Parliamo di te. Chi è Miriam Elbouanani lontana dal set?
Io sono così indipendentemente dal lavoro che faccio. Sono solare e allegra ma anche permalosa e testarda. Difficilmente non dico quello che penso. Fisicamente lascio sempre giudicare e commentare agli altri, perché io mi accetto così. Le mie passioni al di fuori del campo lavorativo sono principalmente gli animali in particolar modo i cavalli e l’equitazione, i cani con cui vivo da sempre e soprattutto la mia dolce metà Sharon un pastore tedesco da lavoro di 5 anni. Un’altra passione molto importante è mangiare e la palestra.
Come ti piace mostrarti?
Il mio lavoro fa parte di ciò che sono ma io sono sempre Miriam. Non sono esibizionista anche se mostrandomi in fotografia ho scelto proprio questo ambito di lavoro. Quando usciamo con le amiche spesso esco in jeans e maglietta appunto perché mi piace passare inosservata e non farmi notare solo ed esclusivamente per l’aspetto estetico. Sono sempre timida, anche se davanti all’obiettivo riesco a tirare fuori un’altra parte di me. Ma sono anche la ragazza che davanti ad un complimento sincero e non banale diventa rossa.
E attraverso i social… che immagine passa di te?
Tendo sempre a mettere la mia immagine con pregi e difetti. Dei social mi infastidisce la superficialità con cui vengono usati soprattutto da ragazzini. Il mio lavoro mi ruba molto tempo perché se non sono in posa sono in viaggio.
Luca Fina